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Botte col caricabatterie, testate e pugni alla moglie: arrestato dopo indagine

 

MACERATA CAMPANIA.  Nella mattinata odierna, personale dei Carabinieri della stazione di Macerata Campania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di I.F, 44 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti aggravati, violenza privata e lesioni aggravate ai danni della moglie.

 

L’indagine traeva origine dalla querela sporta dalla donna, la quale denunciava di essere vittima, da circa tre anni, di gravi violenze, non solo fisiche, da parte del coniuge, spesso causate dalla gelosia ossessiva dell’uomo. Le indagini, consistite nell’immediata assunzione della testimonianza della vittima, delle persone informate sui fatti e nell’audizione protetta dei figli minorenni, hanno consentito di accertare un quadro effettivo di gravi violenze domestiche, culminate nell’ultima aggressione in cui la donna veniva colpita con una testata all’occhio sinistro.

 

Proprio in quell’occasione la vittima, riuscendo a sottrarsi dalle continue vessazioni fisiche del coniuge ed a fuggire furtivamente di casa, si presentava dai Carabinieri con l’occhio vistosamente tumefatto, lesioni documentate dalla Polizia Giudiziaria.

 

Nel corso di una lunga escussione effettuata nell’immediatezza dei fatti, la donna rivelava di essere vittima quotidianamente di insulti, minacce ed aggressioni fisiche poste in essere sistematicamente dall’indagato, anche con pugni nello stomaco, bastoni e addirittura con un caricabatterie del cellulare. Inoltre, raccontava che già un mese prima era riuscita a sporgere querela, ma il coniuge venutone a conoscenza, l’aveva costretta a rimetterla, con minaccia di morte. Il racconto della vittima veniva completamente riscontrato dall’audizione protetta dei figli minorenni che, con l’aiuto di un’esperta psicologa, descrivevano il padre come una persona violenta che, in più occasioni, aveva aggredito la madre, colpendola con schiaffi, pugni e calci nonché lanciandole addosso oggetti.

 

Gli stessi riferivano anche che, a seguito di tali aggressioni, la madre riportava visibili ecchimosi e che, in un’occasione, veniva colpita dal padre con pugni e schiaffi alla testa così forti da farla svenire.