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San Felice gate appello: testimone dell’accusa ascoltato in aula si trincera dietro a tanti ‘non ricordo’

San Felice a Cancello. Oggi al tribunale di Napoli il processo d’appello del San Felice gate, quello che vede imputati i tre che furono giudicati con rito abbreviato: l’ex vicesindaco Francesco Petrone, l’ex consigliere comunale Clemente De Lucia ’78 e l’ex dirigente del Comune Felice Auriemma.

Quest’ultimo era stato condannato ad anni 5 e mesi 10, Francesco Petrone ad anni 2 e mesi 8, mentre Clemente De Lucia ’78 assolto per non aver commesso il fatto.

Oggi nell’udienza a Napoli, tutti presenti in aula e sono ascoltati come testimoni Piccirillo che si occupava della raccolta rifiuti e il dipendente Piscitelli Vittorio.

Di rilievo la testimonianza del primo che molto spesso si è trincerato dietro a dei “non ricordo”, nonostante il pm lo incalzasse più volte, così come l’avvocato della difesa. Si tratta di un passaggio importante.

La prossima udienza si terrà a novembre, chiaramente in base proprio alla testimonianza di Piccirillo, la posizione del 43enne del Ponte di Castagno si allinea a quella del primo grado, ma è stato importante anche un passaggio sul 42enne di via Kennedy.

L’obiettivo di Petrone ed Auriemma, in base anche allo svolgimento del processo, è quello di abbassare la condanna, con il primo che potrebbe aspirare a rientrare  nella pena sospesa.