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Mozzarella e clan, soldi alla compagna di Walter: intercettato summit in autostrada

 

CASAL DI PRINCIPE. C’è anche Tania Vittorio, la compagna di Walter Schiavone tra gli indagati nell’inchiesta su mozzarelle e clan che ha portato all’arresto del figlio di Sandokan.

Secondo l’ipotesi accusatoria la 31enne avrebbe avrebbe ritirato i contanti dai caseifici di fatto controllati dagli Schiavone. Walter, infatti, non poteva muoversi in quanto ristretto ai domiciliari. Monitorato dagli investigatori attraverso le intercettazioni anche un incontro avvenuto al casello di Caianello con Antonio Bianco e Armando Diana così come visite alle sedi delle aziende casearie a Villa di Briano e San Marcellino.

L’indagine

Secondo la Dda gli indagati, agendo tramite le società “Bianco Latte” s.r.l. e “I Freschissimi” s.r.l.s., facenti capo a Schiavone Walter e gestite da fiduciari o prestanome, obbligavano vari titolari di caseifici della penisola sorrentina a rifornire in via esclusiva di prodotti le società dello Schiavone per la successiva distribuzione, impedendo, dunque, alle predette aziende di avere rapporti con altri distributori e garantendosi  una posizione di illecito predominio nella distribuzione dei prodotti caseari nel comprensorio aversano, con il connesso pregiudizio alla libera concorrenza nel settore di mercato in esame. Gli imprenditori sottoposti alle vessazioni del gruppo Schiavone venivano altresì costretti con condotte estorsive a non riscuotere crediti per decine di migliaia di euro, derivanti dalle pregresse forniture, nonché a vendere i propri prodotti a prezzo ribassato.

Infine, la commercializzazione avveniva in maniera occulta, eludendo il sistema di tassazione fiscale imposto, cioè senza che i marchi “I Freschissimi” e “Bianco latte” comparissero nella documentazione contabile consegnata ai rivenditori al dettaglio. Le entrate delle suddette attività illecite venivano rendicontate dagli indagati con cadenza settimanale direttamente a Walter Schiavone, nonostante questi fosse sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per altro procedimento.