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La fame non va in vacanza: Caserta si mobilita

 

CASERTA. Anche provincia di Caserta è impegnata nella raccolta fondi “La fame non va in vacanza” promossa da Banco Alimentare. Fino al 14 giugno si potranno donare 2 euro con SMS al numero solidale 45587 da cellulare personale WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali; il valore della donazione sarà di 5 o 10 euro per ciascuna chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali o di 5 euro per ogni chiamata da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile.

 

Bastano 2 euro per aiutarci a recuperare e distribuire attraverso le strutture caritative convenzionate 28 pasti, che finiranno sulla tavola delle tante persone che nel periodo estivo, con le città più vuote e le mense scolastiche chiuse, si troveranno in difficoltà. Sono le famiglie a soffrire maggiormente le conseguenze della crisi causata dalla pandemia: l’incidenza della povertà assoluta in questa categoria è passata dal 9,2% all’11,6% e tocca oltre 2 milioni di famiglie, per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni, 1milione in più rispetto all’anno precedente. Colpite sono soprattutto le famiglie con bambini a carico: 200 mila minori nel 2020 sono scivolati nella condizione di povertà estrema, per un totale di oltre 1.3 milioni. Con la campagna “La fame non va in vacanza”, Banco Alimentare punta a distribuire nei prossimi mesi alimenti pari a 2.000.000 di famiglie alle persone in difficoltà, grazie alle oltre 7.500 strutture caritative convenzionate. Si potrà sostenere la campagna fino alla fine di agosto tramite le marmellate solidali sul sito www.bancoalimentare.it, facendo una donazione a Bancoalimentare.it/donaora o sulla piattaforma di crowdfunding forfunding.intesasanpaolo.com cercando i progetti di Banco Alimentare.

 

“In questo ultimo anno molte persone si sono trovate per la prima volta a dover chiedere un aiuto alimentare – afferma Giovanni Bruno, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus -. L’ estate si avvicina, e se per molti coincide con un periodo di riposo e di gioia, per tanti aumenta invece la solitudine e il disagio, con le città che si svuotano e il senso di solitudine e abbandono che aumenta. Le categorie più esposte sono le più fragili e meno visibili: bambini e minori. Parliamo di migliaia di famiglie che erano sempre riuscite a tirare avanti con lavori precari o lavori in nero, soprattutto in quei settori che dalla pandemia sono usciti gravemente danneggiati. Facciamo appello alla generosità di tutti per continuare a fornire un aiuto costante e un momento di conforto, attraverso l’instancabile lavoro delle oltre 7.500 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare.”

 

Banco Alimentare ha risposto in modo importante alle difficoltà derivanti dalla crisi, superando nel 2020 le 100.000 tonnellate di cibo recuperato, che è stato distribuito dalle strutture caritative convenzionate a oltre 1.670.000 persone in difficoltà, di cui 340mila minori. Agli alimenti recuperati dalla filiera agroalimentare (agricoltura, industria, trasformazione, distribuzione e ristorazione) si aggiunge quanto proviene dai piani di intervento sociale della UE, dal Fondo Nazionale e quelli donati dai cittadini durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Si ringrazia Andrea Delogu, protagonista dello spot di lancio della campagna “La fame non va in vacanza”.