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Solidarietà per i clochard con l’angelo degli ultimi: “Don Antonio Di Nardo”

Sparanise. L’emergenza Coronavirus non ferma la solidarietà: sono molti i volontari che in questi giorni sono stati impegnati in varie raccolte fondi con diverse associazioni e che nel pieno rispetto delle norme vigenti non hanno smesso di occuparsi delle persone povere.

Parte da Sparanise una piccola catena solidale con un carico ricco di beni di prima necessità che vari cittadini hanno voluto devolvere ai “clochard “  alla guida di Don Antonio Di Nardo sacerdote  della Parrocchia San Benedetto in Caserta,

L’iniziativa  è nata grazie ad una giovane cittadina che si è messa in gioco per aiutare i senza tetto in questi giorni difficili di pandemia, quando tutti noi anche se chiusi in casa avevamo un bel pranzetto pronto sul tavolo della cucina. Iniziativa portata a termine con il sostegno di cittadini e di un genere alimentare che ha donato generi  e beni di prima necessità per offrire un sostegno concreto.

 

 

Pasta, pomodoro, latte, biscotti, merendine, fagioli, succhi di frutta e tanto altro da destinare ai senza fissa dimora.Sono molte le persone che hanno accolto l’iniziativa della giovane ragazza che ha voluto rispondere  alla richiesta di aiuto dell’associazione “L’angelo degli ultimi”, che in questi giorni ha lanciato un SOS sui social e Sparanise non poteva non dare il suo piccolo contributo dando prova di grande generosità’. La catena solidale del piccolo comune dell’Agro Caleno  ha dato molti frutti grazie al buon cuore delle persone che non hanno voluto lasciare soli chi era abbandonato agli aocchi di molti.

Se prendiamo un dizionario e cerchiamo la parola “ solidarietà “,troveremo questa spiegazione: “la solidarietà è un sentimento di fratellanza, di aiuto materiale e morale tra le persone di un gruppo o di una collettività”. Oggi più che mai sentiamo spesso parlare di solidarietà, una parola molto usata  in questi giorni che aiuta a migliorare le condizioni di vita dei poveri, dei malati e dei più deboli.

Don Antonio Di Nardo nominato “L’angelo degli Ultimi ” come l’associazione di cui fa parte grazie al buon cuore di molti, in questi giorni  donerà un sorriso accompagnato da un pasto caldo agli “invisibili”, insieme a molti suoi collaboratori e persone note della comunità della provincia che da sempre sono al suo fianco.

Il parroco casertano ha ben accolto la proposta  i doni offerti, con i quali preparerà un bel pranzetto e donerà  il suo tempo libero ai  poveri e i meno fortunati,  proprio come faceva Cristo Gesù sostenendo l’iniziativa dell’associazione “L’angelo degli ultimi con la presidentessa Angela D’Abenzio .

 

Come un buon pastore il sacerdote casertano non dimentica il suo gregge, soprattutto quello che più confida e ha bisogno di lui.Proprio per il suo buon cuore, in questi periodi difficili e non solo, molte persone abbandonate a se stesse e impaurite  hanno imparato a conoscerlo e a fidarsi di lui un po’ alla volta, giorno dopo giorno. In molti amano condividere  la preghiera e  la lettura della parola del Signore fra un pasto caldo e una parola di conforto vedendo in lui un vero “amico”. L’amico di cui  tutti possono fidarsi, l’amico a  cui si possono confessare anche i segreti e le più intime paure e preoccupazioni. L’amico che nel momento del bisogno sarà li a porgerti la sua spalla per darti il conforto con il calore di un abbraccio.

I poveri, sono per don Antonio, “le figure di Gesù Cristo, anime immortali, divine, per le quali urge il precetto evangelico di amarle come noi stessi”. Stesso pensiero  di San Giuseppe Moscati, un santo al quale il buon parroco è molto legato. Viaggiano sullo stesso binario, la loro visione della vita è molto simile per non dire uguale. Come per il medico che ha dato la sua vita per i poveri, Don Antonio condivide il suo pensiero sulla carità che era, secondo il Moscati, la vera forza capace di cambiare il mondo.

Alle parole del medico amato da tutti Il parroco aggiunge “Questo è il momento più adatto per tendere la mano e aiutare i più bisognosi, coloro che non chiedono niente, ma hanno bisogno di tutto, apriamo il nostro cuore al prossimo”.