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Anche Piscitelli critica la maggioranza: “Alla prima osservazione tirano fuori i canini avvelenati”

Santa Maria a Vico. Dopo le dichiarazioni al fulmicotone di Pasquale Crisci nella lunga videointervista di ieri sera, si unisce alle critiche sull’amministrazione comunale anche Cesare ‘Australian’ Piscitelli, esponente dei 5 stelle.

Non gli è piaciuta la reazione di alcuni esponenti dell’amministrazione nei suoi riguardi durante il Consiglio. Un invito anche ad abbassare i toni, nel mirino l’assessore Giuseppe ‘vigile’ Nuzzo.

Purtroppo – dice Piscitelli –  è vero ci troviamo davanti ad una maggioranza politica che predica bene ma razzola male. “Venite portate proposte e le accoglieremo…” Poi il vanto è tutto loro…   

Se poi in consiglio comunale ti permetti di fare un’osservazione, allora apriti cielo, spuntano fuori i canini avvelenati, e giù con le offese dandoti dell’inesperto, beh! Forse vero non sono molto esperto come loro che riscaldano quelle poltrone da decenni e sanno bene come agire… Sono abituato ad un diverso modo di lavorare e credo che se un mio collaboratore non è a conoscenza di un qualcosa di cui avremmo dovuto lavorare insieme, allora significa che forse devo fare un mea culpa, perché da ciò si evince che forse ci siamo abituati a far tutto da soli senza più ricordare il concetto democratico della condivisione, “Io Sono, ed io faccio…”  

 

Il punto trattato in consiglio comunale

La Legge. 41/1986 art. 32 c. 21 introduce l’obbligo della redazione dei PEBA rivolti al superamento delle barriere “architettoniche” cioè qualunque elemento costruttivo che impedisca, limiti o renda difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di servizi, specialmente per le persone con limitata capacità motoria, in edifici pubblici, privati ad uso pubblico o tutte le altre strutture ad esse pertinenti.  

E con essa non intendiamo solo il percorso in tattili o i LOGES, Linea di Orientamento Guida E Sicurezza, creati per essere percepiti sotto i piedi. (qui inesistenti). 

 

Ma intendiamo che venga presa azione in relazione alla L. 104/1992 art. 24 c. 9 che introduce i PAU estendendo l’obbligo di accessibilità a tutti gli spazi urbani (strade, piazze, parchi, giardini, arredo urbano, parcheggi, trasporto pubblico, ecc.). 

In sostanza, ad oggi, PEBA e PAU sono due strumenti integrati per il perseguimento dello stesso fine, quello del monitoraggio, della progettazione e pianificazione degli interventi finalizzati al raggiungimento dell’accessibilità ed usabilità sia degli edifici che dei luoghi urbani da parte di tutti coloro che vi abitano senza distinzione di genere, età, stato di salute, cultura, etnia, ecc. 

 

Nostro malgrado l’elemento fondamentale da rilevare è la loro ancor lontana attuazione, in Santa Maria a Vico, purtroppo pur essendo passati 34 anni dalla prima normativa e 28 anni dalla seconda, spesso nei nuovi interventi si è rilevata una fondamentale “non conoscenza” del tema in questione, con un’applicazione della normativa tecnica vigente fatta più di “copia e incolla” che di vero interesse a interrogarsi e conoscere le esigenze di chi abiterà ed userà gli spazi progettati. 

Nella cultura dell’inclusione non si parla più solo di accessibilità da decenni. 

Si è passati dall’accessibilità al concetto di Benessere Ambientale, benessere che riguarda tutti, non solo le persone con disabilità anche se soprattutto, ma anche di quelle persone avanti con gli anni, le mamme in stato di gravidanza o con bambini e di tutte quelle persone che a causa di un malanno, vivono un stato permanente o temporaneo di difficoltà…. 

 

 

Come anche ben sottolineato in consiglio comunale, è nostro assoluto dovere assicurarci quali Amministratori che ognuno sia nella condizione di muoversi ed usare qualsivoglia ambiente, Ufficio, negozio, parco o la strada, in totale autonomia sebbene in modi differenti, il sentirsi a proprio agio ed accolto, sentirsi a “casa” e non il dover dire:” PER FAVORE MI FA ACCEDERE SONO UN DIVERSAMENTE ABILE O SONO IN CONDIZIONI DI LIMITATEZZA…”. 

 

In conclusione

 

In conclusione abbiamo sollecitato che questa Amministrazione si faccia urgentemente carico del progetto integrato di cui parliamo, esso deve presupporre la volontà politica di procedere in tal senso, con la creazione di un equipe di progettisti qualificati per cultura ed esperienza al tema in questione, il coinvolgimento diretto della cittadinanza con particolare riguardo primariamente agli uomini e alle donne con disabilità. 

Tenendo presente che qualsiasi politica (urbana, edilizia, opere pubbliche, turismo, sport, lavoro, ambiente, ecc.) è portatrice di tale necessaria attenzione, sia che si tratti di rigenerare, di riqualificare o di praticare nuovi interventi. 

 

E come già detto in altre occasioni, sia da parte mia che dei colleghi Consiglieri d’opposizione, Pasquale Crisci con Francesco De Lucia, che con Igino Nuzzo, tutto è fattibile, se solo lo vogliamo… Basta con l’ho fatto io… Il nostro Sindaco deve comprendere che la sua Amministrazione annovera 16 consiglieri e non 11, se non vi fossero i consiglieri di minoranza non ci sarebbe amministrazione…