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Profili rubati attenzione alle password: ecco in che modo possiamo evitarlo

Nazionale. Nuovi studi condotti dagli ufficiali della polizia postale, dimostrano come potemmo tutelare la nostra privacy e i nostri profili social. Ecco come.

 

 

Evitare la banalità

Molti utenti del web, nell’ultimo periodo, hanno denunciato alla polizia postale il ”furto” del proprio profilo social.   Tale fenomeno è sempre stato molto frequente ma, nell’ultimo periodo è diventato sempre più comune. Alla base, vi è appunto il furto di identità e ciò può portare vari disagi dal furto e diffusione di foto che sono salvate sui nostri social alla creazione di truffe online a nostro nome. Ma come possiamo evitare tutto ciò ? Come possiamo salvaguardare la nostra privacy e la nostra persona? Secondo gli ufficiali della postale, a rendere più facile il furto dell’identità digitale è la banalità che spesso utilizziamo nella scelta della password. Ciò rappresenta una superficialità  di cui cadiamo vittime senza nemmeno accorgercene rendendo i nostri profili facilmente violabili. Per evitare danni, bisognerebbe rendere l’impresa dei cyber criminali piiù difficile. Vediamo come

 

Rendere il furto difficile

I consigli per poter rendere difficile l’agire  dei criminali sono molto ridotti ma combinati tra loro possono esser molto utili ed efficaci. Partiamo alla scelta della password, quest’ultima dovrebbe esser più difficile, rara, lunga ed dovrebbe contenere sia maiuscole che minuscole, punti, virgole e numeri. In questo modo è davvero difficile indovinarla.  Poi bisognerebbe attivare l’autenticazione a doppio fattore. Quest’ultimo rappresenta oggi, è il sistema di  protezione più sicuro che abbiamo a disposizione, progettata per assicurare che nessuno entri nel proprio account nonostante sia a conoscenza della password. Con tale funzione l’account sarà accessibile solo al proprietario, quando terzi vorrebbero accedere al nostro profilo oltre alla password si deve inserire anche un’ulteriore codice che viene inviato sul cellulare della vittima. In quel momento si dovrà negare l’accesso.