Skip to main content

Ex Firema, azienda straniera favorita da Eav: cresce tensione

Caserta. C’e’ delusione e anche un po’ di rassegnazione alla Tfa Caserta (ex Firema), impresa che produce carrozze ferroviarie, per la perdita ormai quasi definitiva della commessa da 250 milioni di euro della societa’ regionale Eav; ad inizio marzo la doccia fredda della sentenza del Consiglio di Stato che aveva deciso di aggiudicare la commessa – che prevede la realizzazione di una quarantina di treni – alla svizzera Stadler, rigettando il ricorso del colosso giapponese Hitachi, che si era presentato in partnership con Tfa alla gara d’appalto bandita da Eav.

 

Dopo la sentenza l’Eav, societa’ della Regione Campania, ha cosi’ deciso di procedere all’affidamento a Stadler, attuando la sentenza definitiva dei giudici amministrativi, e senza attendere l’esito di un ulteriore ricorso presentato da Hitachi contro l’aggiudicazione decida da Eav. Giovanni Ianniello dipendente ex Firema ed oggi Tfa, nonche’ delegato sindacale, esprime tutta la contrarieta’ sua e degli altri lavoratori. “Per l’ennesima volta – dice Ianniello – si prosegue nella politica di assecondare colossi del settore ferroviario a spese dell’economia industriale italiana, in questo caso campana.

 

La commessa Eav per il quaranta percento doveva essere lavorata in TFA Caserta, azienda che sta dando tanto per rispettare e sviluppare un piano industriale che l’ha vista assumere 180 somministrati; con la messa in discussione di certe commesse, non si possono tenere gli attuali livelli occupazionali”. Tfa per ora ha oltre 400 dipendenti (220 a tempo indeterminati, gli altri a tempo determinato) nel sito di Caserta e una sessantina a Tito (Potenza). “Per la seconda volta la Regione Campania, nella persona del presidente dell’ Eav, favorisce l’aggiudicazione delle attivita’ campane alla Spagna: prima la commessa Metronapoli alla Caf Spagnola, e adesso i nuovi treni Eva alla svizzera Stadler, con la commessa che verra’ realizzata nello stabilimento spagnolo; mentre a noi e’ stata data una commessa ‘tossica’ economicamente, relativa alla ristrutturazione dei 25 treni della ex vesuviana T21” conclude Ianniello.