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Via alla piantumazione di 310 alberi

 

GRAZZANISE. È iniziata l’attività di piantumazione dei 310 alberi a Grazzanise. Come da tabella di marcia sono stati già messi a dimora circa 150 alberi in zona campo sportivo a Grazzanise. Prevista la semina di lecci, ligustri giapponesi, quercie rosse, pioppi cipressini e ligustri cinesi che troveranno a breve, dunque, dimora grazie alla collaborazione dell’Associazione San Giovanni, rappresentata dal presidente Domenico Gravante; l’associazione partecipa all’attività di posa a terra per effetto di un patto di collaborazione con il comune. La piantumazione riguarderà anche la frazione di Brezza e Borgo Appio.

 

“Piantare alberi è il miglior modo per rendere più vivibili e belle Grazzanise, Brezza e Borgo Appio; mettere a dimora gli alberi vuol dire migliorare esteticamente i centri cittadini e le periferie, allontanare lo spettro del degrado, ridurre notevolmente l’inquinamento. Un ringraziamento all’Associazione San Giovanni per l’opera che sta svolgendo per i nostri paesi”. Così il sindaco Enrico Petrella. Gli esperti ritengono che gli alberi e le piante in generale rappresentano il migliore alleato capace di abbattere l’aumento di anidride carbonica. Una pianta adulta, infatti, produce in un anno una quantità di ossigeno che copre il fabbisogno annuo di 10 persone. “Come avevamo preannunciato è iniziata e va avanti la piantumazione dei 310 alberi che molto presto doneranno una splendida nota di colore verde alle nostre tre comunità. Queste nuove alberature sono molto importanti perché vanno ad arricchire i nostri spazi verdi per il benessere dellambiente e dei cittadini.

 

L’attività di semina degli alberi rende protagoniosti i cittadini e associazioni di volontari, splendida testimonianza di cittadinanza attiva. Il verde urbano è tassello fondamentale di quel progetto di rinascita che l’Amministrazione comunale ha intenzione di realizzare per Grazzanise, Brezza e Borgo Appio. Ringrazio nuovamente i volontari dell’Associazione San Giovanni per il lavoro fin qui svolto”.