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Lavoratori agricoli, zero sostegni e zero diritti. Sit-in davanti la Prefettura

Caserta. Esclusi da ogni forma di sostegno, i lavoratori e le lavoratrici del comparto della Campania scendono in piazza per far sentire la loro voce e chiedere al Governo maggiore attenzione verso quei lavoratori “essenziali” che, al pari di altre categorie, non si sono mai fermate durante la pandemia.
Dopo la mobilitazione nazionale del 31 marzo e l’incontro con il ministro per le Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, la mobilitazione coinvolge i territori nella giornata di sabato 10 aprile, con presidi davanti alle Prefetture delle principali città italiane.

Tra le principali rivendicazioni, la garanzia per l’anno 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019; il bonus per gli stagionali dell’agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi; più tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali.

 

Oltre a questi punti, per noi essenziali, nelle mobilitazioni presenteremo anche la richiesta di riconoscere la “clausola sulla condizionalità sociale” nella Politica agricola comune (PAC), per fare in modo che i contributi europei vadano solo a chi rispetta i contratti di lavoro e le leggi sociali; la contrarietà al tentativo di semplificare ancora di più l’uso dei voucher in agricoltura, con gravi ricadute sulle tutele e i diritti dei lavoratori e rivendicheremo l’esigenza di rinnovare rapidamente i contratti provinciali, visto che le trattative sono bloccate in quasi tutti i territori.

A guidare il corteo

segretari generali FLAI-CGIL Igor Prata UILA -UIL Gaetano Laurenza FAI -CISL Maria Perrillo