PIANA DI MONTE VERNA (Stefania Mastroianni). Da qualche settimana l’installazione di un’opera desta preoccupazione, animando il dibattito pubblico a Piana di Monte Verna. Il piccolo Comune del medio Volturno, infatti, sta per ospitare un’isola ecologica intercomunale. L’idea viene respinta da una buona parte della comunità. L’isola ecologica vorrebbe imitare quella comunale della contigua Caiazzo, ma si differenzia da quest’ultima perché pare ospiterà anche i rifiuti dei Comuni viciniori.
Lo scalpore che sta destando la questione ha fatto sì che l’Amministrazione organizzasse, prima delle festività pasquali, nel giorno 29 marzo 2021, una diretta Facebook – un Question Time dove rispondere alle domande dei cittadini, con l’ausilio dei tecnici e del Sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra, presidente dell’Ente d’Ambito Caserta per la gestione dei rifiuti in provincia.
La giunta comunale aveva, all’inizio del mese scorso, deliberato a favore della scelta di mettere a disposizione un terreno di proprietà comunale sito in località Ischitella con superficie superiore a 3 ettari. La diretta Facebook ha visto una alta partecipazione da parte della cittadinanza pianese, che ha rivolto domande ai tecnici mostrando tutte le perplessità in merito; è stata anche l’occasione per illustrare le opportunità positive che scaturiscono dalla realizzazione di un Centro di raccolta rifiuti intercomunale nel territorio di Piana di Monte Verna.
Tuttavia al gruppo consiliare di “Insieme per Piana” la diretta facebook invece che dare rassicurazioni ha creato ulteriori preoccupazioni: si tratterebbe di un’operazione fortemente sbilanciata, realizzandosi in un territorio fortemente vocato all’agricoltura, con enormi potenzialità produttive e – ciliegina sulla torta – si realizzerà, in barba ai tanti provvedimenti nazionali e regionali contro il consumo del suolo, su di una bella piattaforma di cemento nel bel mezzo di una pianura dal paesaggio incantevole.
Edizione Caserta ha raccolto le perplessità del capogruppo di minoranza Andrea Mongillo, che afferma: “Il 29 marzo 2021 durante la diretta facebook abbiamo assistito a rulli di tamburo e squilli di trombe che annunciavano un grande vantaggio per i pianesi. L’infrastruttura intercomunale comporterà invece solo svantaggi e nessun vantaggio. Inoltre, quando il sottoscritto, legittimamente, ha posto qualche domanda a riguardo, al fine di avere chiarimenti in merito, un componente della giunta comunale ha effettuato un autorevolissimo – si fa per dire – intervento, chiedendo al Sindaco di estromettermi dal dibattito, in quanto mi si stava dando troppe attenzioni, intimandolo di rispondere solo ai cittadini, ai quali il Sindaco, tra l’altro, aveva già dato risposte. Senza pensare che io come consigliere sono rappresentante proprio dei cittadini.”
Mongillo continua: “Mi sarei aspettato ed ero in attesa di interventi di ben altro calibro e portata da parte di un Vice Sindaco, mah…! Stendiamo un velo pietoso sull’imbarazzante vicenda! Inoltre, penso che se si è conviti della bontà delle proprie azioni, bisognerebbe essere ansiosi di fornire risposte ad un consigliere comunale ed ai cittadini; abbiamo avuto mandato dagli elettori per gestire la cosa pubblica ed è a loro che dobbiamo dar conto e dare risposte utili a far comprendere a tutti la portata delle nostre decisioni. Dal dibattito scaturito dalla diretta facebook mi è sembrato di capire che ad oggi non è stato ancora effettuato alcun sopralluogo congiunto Comune/Ente d’Ambito per verificare la fattibilità dell’infrastruttura. Infine, è emerso che spetterà al Consiglio comunale decidere quali rifiuti ricevere ed il potere di controllo sarà demandato alla Polizia municipale; in merito ho molte perplessità, tenuto conto che sul territorio già gestire il fenomeno del randagismo di una decina di cani risulta essere un problema di enorme portata e di difficile soluzione, figurarsi effettuare controlli capillari su quanto depositato in un isola ecologica intercomunale seppur temporaneamente.”
Poco chiare sono anche le opportunità e i vantaggi che avremo, tenuto conto che il Comune dovrà limitarsi soltanto a mettere a disposizione il sito, mentre l’opera sarà progettata, realizzata e gestita dall’Ente d’Ambito, che a suo volta nominerà il futuro gestore. Ebbene, se il Comune non può mettere bocca su di una cosa delicatissima come la gestione di un’opera insistente sul proprio territorio, ne vien da sé lo spodestamento di scelte, che saranno subite e dall’Amministrazione e dai cittadini. Insomma, si teme che, nella tensione tra il privato e il pubblico, predomini il privato, ossia l’interesse economico di pochi – uno: il gestore – a scapito del bene comune.
Il consigliere Mongillo conclude: “A mio giudizio c’è uno sbilancio scaturito tra l’impatto ambientale e paesaggistico ed eventuali benefici economici, chiedo al Sindaco di elencarli e renderli noti a tutta la cittadinanza. Poi resta il dubbio che l’operazione arrecherà un netto vantaggio all’Ente d’Ambito della gestione dei rifiuti che non è riuscito ad avere risposte positive per 3 isole ecologiche intercomunali da altri Comuni. Auspico risposte esaustive ai quesiti nell’esclusivo interesse di un territorio che dovrebbe essere valorizzato come perla ambientale del Casertano e per le eccellenze agro zootecniche che esprime, non come deposito “temporaneo” di rifiuti! Un ultimo appunto, poi, mi preme farlo: mi giungono voci riguardanti un mio di condizionamento della maggioranza consiliare in merito alla nuova localizzazione dell’infrastruttura. Stiamo scherzando? Chi afferma ciò dovrebbe solo tacere, perché si rende ridicolo ed assolutamente poco credibile. Penso che sia chiara a tutti la mia posizione di disaccordo in merito alla realizzazione di tale opera pubblica”.