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Vede figlio con amico “sgradito” e lo lega al cofano dell’auto col guinzaglio: lui fugge in questura e racconta orrore

 

CASERTA. In data 27 marzo 2021, personale della Polizia di Stato — Squadra Mobile di Caserta – ha eseguito, su ordine di questa Procura della Repubblica, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti X.R. classe 1967, cittadino Albanese, residente da molti anni in Italia, gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, nei confronti della coniuge e del figlio minore. L’indagine diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è stata immediatamente avviata a seguito della denuncia resa dal minore, il quale – dopo essere scappato dalla propria abitazione – si portava presso la Questura di Caserta ove in lacrime raccontava di subire, da diverso tempo, continue vessazioni, minacce e percosse, ad opera del padre.

 

La donna, immediatamente escussa dagli investigatori, confermava quanto riferito dal minore, aggiungendo altri dettagli in merito alle violenze subite. In particolare anche la donna riferiva che, in diverse occasioni, era stata picchiata dal coniuge con una cintura, strattonata per i capelli e scaraventata a terra, dove il marito non esitava a colpirla ripetutamente, con pugni e schiaffi, in ogni parte del corpo. Anche il minore, escusso con modalità protetta e con l’ausilio di una psicologa confermava di essere stato picchiato dal padre, finanche con un tubo utilizzato per irrigare il giardino. Inoltre l’indagato, in data 6 marzo, in preda ad un raptus d’ira, solo per aver visto il figlio in compagnia di un amico a lui non gradito, dopo averlo trascinato in aperta campagna e averlo legato con un guinzaglio al cofano della sua auto, lo colpiva al capo procurandogli un “trauma cranico non commotivo”.

 

Dalle investigazioni emergeva dunque un terribile spaccato familiare, fatto di sopraffazioni, privazioni, umiliazioni e violenze, foriero di un regime di vita insostenibile per le vittime. Atteso il grave quadro indiziario acquisito questa Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto, dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la misura cautelare in carcere. Sabato mattina, 27.3.2021, il provvedimento restrittivo è stato eseguito e, dopo gli adempimenti di legge, l’indagato è stato condotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.