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Seconda Settimana Santa in pandemia. Cambiano i riti che precedono la Pasqua

Anche quest’anno la Settimana Santa è segnata dalla pandemia che porterà ad una Pasqua ben diversa dal solito, uguale, per non dire peggiore a quella del 2020,  a causa del coronavirus che ancora circola in Italia e in diverse parti del mondo.

 

A differenza dello scorso anno ci sono delle novità. Anche se la comunità cristiana potrà celebrare insieme i riti religiosi ed essere presente alla Messa Liturgica , non saranno diverse , o quasi, le norme da seguire per evitare che i momenti di preghiera si trasformino in un punto di non ritorno.

 

I sette giorni che precedono la Pasqua ci portano a vivere momenti di meditazione sulla vita, sul bene e il male, difronte a un Cristo dolente e sofferente  sulla croce, un Christus Patiens  che ci offre tutto se stesso.

 

Come un viaggio che ci porta “nel giusto della vita”: riceviamo da Gesù un regalo quello del “Dono”. Sofferente e con il capo chino il Signore ci offre la sua vita in silenzio, offrendo tutte le sue pene al Padre. Anche nella sofferenza non è solo. Ai suoi piedi Maria e Giovanni il discepolo amato, il suo prediletto.

 

Maria e Giovanni sotto la croce, sono un segno di fedeltà e di attesa.  Gesù prima di morire vuole lasciare un dono a Sua Madre: un nuovo figlio, l’apostolo Giovanni, e a San Giovanni una nuova Madre: Maria. L’uno deve prendersi cura dell’altra. Un immagine che ricorre spesso anche nell’iconografia della Crocifissione.

 

Inizia una settimana di contemplazione e preparazione alla Pasqua.  Niente lavanda dei piedi nel Giovedì Santo, anche la processione del venerdì Santo non potrà essere celebrata come da consuetudine con lo storico corteo della rappresentazione della Passione di Cristo,  ma in assoluta riservatezza. Si ripete lo stesso set dello scorso anno, è ancora vivo  il ricordo di Papa  Francesco che pregava solitario in Piazza San Pietro.

 

Le città si apprestano a vivere scenari di tristezza, strade vuote, affollate solo dal ritmo del cuore di tante persone, di preghiere che si elevano al cielo per far si che il dilagare del coronavirus finisca. I fedeli con il cuore rivolto verso il cenacolo aspettano la Resurrezione del Signore e del mondo intero.