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Clan pretende Jeep del costruttore, interrogatori ribaltano quadro: “Aveva debito con noi”

 

CASAL DI PRINCIPE. Sono stati celebrati questa mattina gli interrogatori di garanzia delle quattro persone arrestate venerdì dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe per l’estorsione ai danni di un noto costruttore. I quattro indagati (Giovanni Della Corte, Vincenzo De Luca, Salvatore Massaro e Paolo Piccirillo) si sono professati innocenti.

Massaro ha inoltre evidenziato che l’imprenditore al quale hanno chiesto la Jeep Renegade aveva un debito con loro. I legali Ferdinando Letizia, Mirella Baldascino e Alessandro Diana, potrebbero ora chiedere la revoca della misura al Riesame.

I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, che hanno anche effettuato le indagini. Con il 57enne Della Corte, catturato a Vasto (Chieti), dove era domiciliato in una casa lavoro in quanto sottoposto alla relativa misura di sicurezza, sono finiti in carcere Vincenzo De Luca di 44 anni, gia’ condannato per reati di camorra, Salvatore Massaro di 69 anni e Paolo Piccirillo di 57 anni; gli indagati rispondono di estorsione con le aggravanti del metodo e dell’agevolazione mafiosa. Anche Della Corte e’ gia’ stato condannato per camorra, e a Casal di Principe, con tutti i boss storici in carcere, rivestiva un ruolo di primo piano nel clan.

Dall’inchiesta e’ emerso che De Luca, Massaro e Piccirillo avrebbero tentato di estorcere nel febbraio 2020 ad un imprenditore edile di Casal di Principe 30.000 euro a titolo di tangente da destinare ai detenuti affiliati al Clan e alle loro famiglie, o in alternativa la sua Jeep Renegade; la vittima e’ stata anche minacciata di morte. Della Corte e’ invece accusato di aver chiesto e ottenuto il pizzo in quattro occasioni, tra il 2016 e il 2019, ad un altro imprenditore edile di Casal di Principe; in particolare si sarebbe fatto consegnare 1000 euro nel periodo natalizio al fine di agevolare le attivita’ del gruppo criminale.