Santa Maria a Vico. Macellaio pestato a sangue nel negozio in cui lavorava. Si è svolta stamattina l’udienza a carico di Giuseppe L. di Nola, imputato di lesioni aggravate dai futili motivi e violenza privata nei confronti di L.P., 57enne di Santa Maria a Vico.
Due anni fa in questa macelleria di Cicciano doveva lavorava il suddetto imputato durante una discussione normale, colto da un raptus, uscì dal bancone e cominciò a sferrargli una serie di pugni.
Il macellaio vicano crollò sul pavimento con gravi danni alla protesi dentaria, praticamente a causa dei colpi ricevuti alla bocca e al mento perse un po’ di pezzi.
A trasportarlo in ospedale fu il titolare del negozio, il quale durante il tragitto gli chiese di riferire al drappello di polizia che era stato vittima di un fatto accidentale, altrimenti lo avrebbe licenziato. Alla fine sei i giorni di prognosi.
Oggi nell’udienza al tribunale di Nola il macellaio di Santa Maria a Vico si è costituito parte civile.
Durante l’istruttoria dibattimentale sono stati ascoltati tutti i testimoni.
Il prossimo 7 maggio, dopo la discussione della difesa ci sarà anche la sentenza.
L’uomo è difeso dagli avvocati Francesca Ferrara e Achille D’Angerio.