San Tammaro. I Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Caserta e della Stazione Carabinieri Forestale di Marcianise, collaborati nella circostanza da un equipaggio della Compagnia CC Territoriale di S. Maria C.V., hanno effettuato mirati controlli presso il Mercato Ortofrutticolo di San Tammaro (CE), finalizzati a verificare il rispetto delle procedure di tracciabilità e di etichettatura dei prodotti ortofrutticoli, sia di qualità certificata sia convenzionali, detenuti per la vendita.
Tali controlli sono stati svolti di concerto con il personale dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualita’ e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari –ICQRF, Italia Meridionale, e gli Ispettori all´Agecontrol, articolazioni regionali Calabria, Campania e Lazio, ovvero l’agenzia pubblica per i controlli e le azioni comunitarie del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
In particolare le verifiche hanno riguardato i prodotti ortofrutticoli posti in vendita negli appositi stand presenti all’interno del predetto mercato di San Tammaro.
All’esito del controllo, che ha interessato complessivamente dieci ditte sono state ravvisate irregolarità sull’assenza dei titoli di tracciabilità su: n. 37 cassette contenenti Cavolfiori; Kg 175 di noci di Sorrento; n. 1200 bottiglie di presunta “passata di pomodoro”.
È stata anche accertata la presenza kg 350 di trecce di cipolle rosse contenenti un’etichettatura evocante il prodotto IGP “Cipolla Rossa di Calabria”.
I 175 kg di noci di Sorrento, i 350 kg di trecce di cipolle rosse e le 1.200 bottiglie contenenti presunta passata di pomodoro, sono stati posti in sequestro amministrativo a seguito delle irregolarità riscontrate.
Sono state anche accertate partite di arance “navel”, commercializzate in assenza delle informazioni obbligatorie inerenti la categoria di qualità del prodotto indicate sui titoli fiscali.
È stata, altresì, anche accertata che una delle società operanti nel predetto mercato ortofrutticolo non era inscritta alla Banca Dati Nazionale Operatori Ortofrutticoli (BDNOO).
Per le violazioni riscontrate sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a circa € 7.000,00.