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Ucciso da variante inglese: aveva scoperto contagio 3 giorni dopo la seconda dose di vaccino

 

Pietravairano. Aveva saputo di essere positivo al Covid 3-4 giorni dopo la seconda dose di Pfizer Ugo Scardigli, un 53enne di Pietravairano colpito dalla variante inglese del Coronavirus dopo essersi vaccinato. L’uomo, un paramedico, era stato ricoverato qualche giorno fa al Covid Hospital dopo l’aggravarsi del suo quadro clinico.

 

Il 53enne aveva scoperto di aver contratto il covid tre-quattro giorni dopo il richiamo, ma l’Asl di Caserta non ritiene che l’accaduto metta in dubbio l’efficacia del vaccino sulla variante; e’ probabile infatti che il paramedico abbia contratto il virus appena prima di sottoporsi al richiamo, in un momento in cui non aveva ancora raggiunto la massima reazione a livello di anticorpi. A Ugo era stata somministrata la prima dose di vaccino a meta’ gennaio e la seconda dopo 21 giorni.

La spiegazione dell’Asl

“Ha iniziato a stare male dopo la somministrazione della prima dose – spiega all’AGI il direttore dell’Asl di Caserta, Ferdinando Russo – quando e’ stato ricoverato la prima volta, a inizio febbraio, presentava un quadro di compromissione polmonare importante e dalle analisi radiologiche siamo riusciti a stabilire che aveva contratto il virus da almeno 10 giorni per il grado di polmonite che presentava. Ma ci siamo anche insospettiti e per questo lo abbiamo sottoposto ad ulteriori analisi che hanno confermato i sospetti: aveva contratto la variante inglese. In queste ore – precisa il direttore – sto leggendo di persone che dopo questo caso si stanno interrogando sull’efficacia del vaccino, vorrei tranquillizzare e precisare che purtroppo l’uomo e’ stato solo sfortunato perche’ ha contratto il Covid tra la prima e la seconda vaccinazione, quindi prima che potesse sviluppare gli anticorpi”. Il 52enne era stato ricoverato prima all’ospedale di Sessa Aurunca, poi a quello di Santa Maria Capua Vetere e infine al Covid Hospital di Maddaloni in terapia intensiva.