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Campania in zona rossa, ore decisive: le due ipotesi

 

 

REGIONALE. Il quadro che si va delineando è preoccupante e potrebbe portare la Campania in zona rossa. La decisione è attesa nelle prossime ore ma gli indicatori non sono favorevoli con un Rt prossimo alla soglia dell’1,25 e i casi che esplodono. Anche ieri si è andati oltre la soglia dei 2mila positivi giornalieri.

Se dovesse esserci già oggi il passaggio in zona rossa le restrizioni potrebbero scattare da lunedì. L’ipotesi più concreta al momento pare quella di lasciare la regione per un’altra settimana con queste restrizioni (sarebbe la seconda di fila dopo un lungo periodo giallo) per poi innalzare il livello di guardia dall’altra settimana, quella che comincia dal 7 marzo, ovviamente se il trend attuale dovesse essere confermato o addirittura peggiorare.

I dati

E’ in aumento la letalita’ grezza apparente del Covid-19 (vale a dire il rapporto tra il numero dei pazienti deceduti e i casi di soggetti colpiti dalla malattia), mentre e’ stabile la mortalita’ grezza apparente (e cioe’ il numero delle vittime rispetto al totale della popolazione): questi i dati, a livello nazionale, contenuti nell’Instant Report Covid-19, una iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Universita’ Cattolica (Altems), e riferiti alla settimana che va dal 16 al 22 febbraio.

 

Mentre i decessi per il coronavirus hanno toccato quota 96.974, per Altems la letalita’ grezza apparente e’ pari al 3,85 per 1.000 (in aumento rispetto alla scorsa settimana analizzata 3,76 x 1.000), mentre la mortalita’ grezza apparente e’ pari a 3,05% (3,07% la scorsa settimana). “La settimana appena trascorsa – si legge nel report – evidenzia un aumento dell’incidenza settimanale, registrando un valore nazionale pari a 133 ogni 100mila residenti. Il primato per la prevalenza periodale sulla popolazione si registra nella Provincia autonoma di Bolzano (9,72%), in Veneto (6,70%) e in Valle d’Aosta (6,38%), ma e’ sulla Pa di Bolzano (1,30%), Campania (1,25%) e in Abruzzo (1,00%) che “oggi si ha la maggiore prevalenza puntuale di positivi, con valori in leggero aumento nelle altre Regioni, e con una media nazionale pari a 0,65% (in calo rispetto ai dati del 15 febbraio)”.