Capodrise. Nicola Belardo torna sulla vicenda della scuola a Capodrise. Questa la sua nota
“Cari concittadini, esattamente quindici giorni, su istanza di organismi scolastici e genitoriali e alla luce dei contagi che incombevano nelle scuole cittadine, venivo individuato da costoro come interlocutore politico, per invocare un sacrosanto diritto: l’incolumità fisica della comunità.
Ho creduto e sperato che, almeno questa volta, il nostro sindaco(?) desse segnali importanti al riguardo; effettivamente mi sono sbagliato, non essendo stato considerato l’appello rivoltogli. È stata l’ennesima delusione, l’ennesima sconfitta per la nostra quotidianità, ma il mio mordente non ha vacillato!
Il senso di responsabilità, di protezione e di curatela nei confronti della nostra comunità, oggi mi impone di rievocare la stessa richiesta di due settimane fa, ovvero, il ripristino immediato della DAD, per porre fine ad uno squilibrato senso di sciagurataggine amministrativa che rischia di procurare seri danni per la salute di tutti.
Ebbene sì, la richiesta è ancora la stessa:
Adozione della didattica a distanza, per contrastare il nemico invisibile!
Sarebbe anche il caso di porre altri interrogativi al riguardo ma, al momento, preferisco limitarmi solo a quanto già detto,anche perché sarà già difficile se questo sindaco(?),che per chi non lo sapesse è la massima autorità sanitaria locale ed è medico di professione, mostri solerzia ed interesse verso l’incolumità dei suoi concittadini!
Nell’attesa di quanto chiesto, visto che cenni di risposta sino ad oggi non sono pervenuti, non ci resta che sperare in un vero MIRACOLO che possa penetrare la mente di Crescente.”