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Dalla Rsa al sequestro, sigilli a storico palazzo: proprietario in cella

 

CAPUA. Tra i beni sequestrati dalla Guardia di Finanza di Caserta, in collaborazione con il Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma, figura anche il cosiddetto “Palazzo delle Cento Persone” di Capua, dove sarebbe dovuta sorgere una Rsa.

 

L’edificio era di proprieta’ di uno degli indagati, l’imprenditore Domenico Pagano, per il quale il gip di Napoli, su richiesta della Dda, ha disposto il carcere, titolare della societa’ “Immobiliare generale” (anche questa tra i beni sequestrati), ritenuto gravemente indiziato di essere inserito nel Clan dei Casalesi. Per gli inquirenti aveva allacciato, fin dagli anni ’90, rapporti “collusivi” con il capoclan Michele Zagaria e con un altro affiliato di spicco, Giacomo Capoluongo, diventando, sempre secondo la DDA, poi un imprenditore di riferimento per la fazione Schiavone alla quale procurava stabili finanziamenti come quota sui lavori ottenuti grazie all’intervento del clan.

 

Il “Palazzo delle Cento Persone” di Capua, dove sarebbe dovuta sorgere una RSA, in passato era stato pignorato ad Angela Iovene, moglie di Rodolfo Statuto (deceduto), condannato nel maxi processo “Spartacus” per concorso in associazione mafiosa. L’immobile era stato acquistato, mediante una procedura esecutiva, per 1,455 milioni di euro dalla societa’ Immobiliare Generale di Domenico Pagano. Secondo gli inquirenti, pero’, la fazione Schiavone del clan dei Casalesi avrebbe contribuito a quella compravendita versando 500mila euro di quel quasi un milione e mezzo versato per l’acquisto del palazzo.