MARCIANISE. Nel giorno del Martedì di Carnevale, il sindaco di Marcianise ha finalmente deciso di togliere la “maschera” e mostrarsi per quello che abbiamo sempre saputo essere: un prepotente, un antidemocratico ed un cinico intollerante, che non si fa alcuno scrupolo nell’utilizzare la posizione che occupa per aggredire chiunque esprima liberamente il proprio pensiero e la propria indipendenza di azione.
Durante l’ultimo consiglio comunale il primo cittadino, nel mentre era in atto un dibattito sulla partecipazione dell’associazionismo alle consulte di settore, ha approfittato dell’assise comunale per attaccare e diffamare una libera associazione, Marcianise in Bici, ed un libero cittadino, Francesco Cangiano, con argomenti pretestuosi derivanti, con evidenza, da frustrazioni personali aggravate negli ultimi tempi dall’assottigliamento della propria maggioranza politica. Mentre dice di voler andare “al di là delle ipocrisie” il sindaco fa un’operazione di pura ipocrisia etichettando una delle realtà associative più attive e importanti della città come “politica” solo perché un suo ex associato, che tutti conoscono in città per il suo altruismo e le sue convinte battaglie civiche che da tantissimi anni svolge nella sua e nostra città a favore dell’ambiente e della mobilità sostenibile, ha commesso il duplice “sgarro” di non volersi fare un selfie con lui e di essersi candidato con Marcianise Terra di Idee.
Ipocrisia rafforzata dal fatto che proprio tra le file della maggioranza, candidati con l’attuale sindaco, ci sono diversi consiglieri comunali che presiedono o hanno presieduto di recente altrettante associazioni cittadine alcune con palesi conflitti di interesse. Un tentativo maldestro, quello del sindaco, subito smascherato nel consiglio comunale, che rappresenta, in ogni caso, un gravissimo precedente all’interno dell’assise comunale, volto ad intimidire chiunque, libero cittadino o associazione, voglia esprimere appieno le proprie idee e la propria indipendenza di giudizio.
Tutto questo non accade per caso, ma solo perché il nostro consigliere comunale stava tentando, insieme ad alcuni altri colleghi, di contrastare un colpo di mano che vorrebbe relegare, con regolamenti capestri, le associazioni marcianisane ad un ruolo puramente marginale facendole partecipare nelle consulte di settore senza il diritto di voto, cioè senza che queste possano esprimere pienamente il proprio parere. Una concezione davvero singolare della democrazia e della partecipazione contro la quale ci batteremo senza risparmio. Nel ribadire che sul piano dell’affermazione piena dei diritti democratici, garantiti dalla nostra Costituzione, non arretreremo di un solo millimetro e continueremo in tutte le sedi, istituzionali e non, la nostra battaglia politica, esprimiamo la nostra solidarietà all’Associazione Marcianise In Bici e all’amico Francesco Cangiano.