CAPODRISE/CASAPESENNA. Ci vorrà forse una settimana per la possibile liberazione di Paolo Siciliano, il patron dei supermercati Pellicano, originario di Capodrise, finito in cella nella maxi operazione relativa alle infiltrazioni del clan nella grande distribuzione.
I legali Simoncelli e Sgambato hanno presentato istanza al tribunale del Riesame e l’udienza potrebbe essere fissata per l’inizio della prossima settimana. Le indicazioni però sembrano favorevoli alla luce delle revoche delle ordinanze già sancite lunedì sera quando il Tribunale del Riesame di Napoli ha scarcerato tre nipoti del boss dei Casalesi, Michele Zagaria, arrestati dai carabinieri del Ros nelle scorse settimane. Per gli inquirenti, i tre avrebbero infiltrato il clan nel business della distribuzione alimentare, controllando supermercati attivi nelle province di Caserta e Napoli. Torna libero Filippo Capaldo, figlio di Beatrice Zagaria, sorella di Michele, e ritenuto soprattutto il successore dell’ex superlatitante.
Liberi anche i fratelli Nicola e Mario Francesco, che gestivano, attraverso prestanome, numerose societa’ di produzione di beni alimentari che fornivano ai supermercati gestiti da Filippo. Annullata anche l’ordinanza per Michela Di Nuzzo e la madre Viola Ianniello, e il marito della prima, Giovanni Merola, cui sarebbe stato intestato un conto-corrente su cui finivano i soldi di Capaldo. Erano ritenuti i contabili del clan.