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Voti dal clan, fissata udienza per consigliere regionale

 

CARINOLA. Poco più di un mese e Massimo Grimaldi potrebbe chiudere i conti con una vicenda che da tempo. Il politico di Carinola siede in consiglio regionale ormai dal lontano 2005, quando venne eletto per la prima appena 31enne. Lo rivela l’edizione odierna de “Il Fatto Quotidiano” che ricostruisce la vicenda.

Fin da quegli esordi nei corridoi di Palazzo Santa Lucia – secondo alcuni pentiti – sarebbe cominciata una sinergia prima col clan Belforte e poi con la fazione Zagaria dei Casalesi che lo avrebbero favorito nelle tre tornate elettorali nelle quali si è presentato il pluriconsigliere regionale, ex Psi ed ora eletto con Forza Italia. Una ricostruzione non completamente suffragata visto che il gip bocciò la richiesta di arresto avanzata dal pubblico ministero della Dda di Napoli Maurizio Giordano. Grimaldi venne comunque indagato a piede libero per concorso esterno in associazione mafiosa ed ora a marzo è stata fissata l’udienza preliminare.

Nonostante le dichiarazioni di 6 pentiti, alcuni dei quali caduti in errore in modo palese, Grimaldi ha buone chance di essere prosciolto chiudendo così la vicenda.