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Cognato del boss scarcerato dopo un anno e mezzo

 

 

Parete. E’ stato scarcerato dopo un anno e mezzo di reclusione Enrico Verso, cognato di Raffaele Bidognetti, una volta erede designato di Cicciotto ‘e Mezzanotte ora pentito. Verso ha lasciato il carcere di Palermo dopo 18 mesi di reclusione: i giudici hanno accolto l’istanza presentata dai legali Della Gatta e Baldascino disponendo gli arresti domiciliari fuori regione.

Il profilo

Verso, oltre alla parentela eccellente con “O’ Puffo”, è anche l’uomo sul quale si focalizzano fin dal 2010 le attenzioni dei pentiti sul fronte delle infiltrazioni della malavita nell’affare della sicurezza e nei servizi di vigilanza privata.

 

Tra i primi a parlarne Giovanni Mola, di Parete, proprio come gli altri protagonisti delle sue dichiarazioni. E’ lui a svelare accordi e strategie finiti, poi, insieme ad altri verbali nell’ordinanza notificata a luglio. “Il gruppo Bidognetti aveva una propria società di vigilanza i cui servizi venivano imposti ai vari esercenti. Tra questi anche la ditta della gestione della ambulanze doveva fruire del servizio per il capannone dove erano custoditi gli automezzi” spiega Mola alla Dda.

 

“Noi del gruppo Bidognetti imponevamo la società di vigilanza anche fuori dal territorio specifico di competenza, ciò in quanto uno dei soci di Enrico Verso, cognato di Raffaele Bidognetti, era di Qualiano.  La stipula dei contratti di vigilianza era una sorta di imposizione estorsiva effettuato con lo stesso sistema che ho già illustrato per il settore del caffè. Il servizio di vigilanza veniva espletato anche fuori dalla sfera territoriale del clan e in particolare nella zona di Varcaturo. Non so se tale influiena era possibile grazie solamente ai buoni rapporti tra i Mallardo e i Bidognetti o perchè in quella zona i Mallardo non avevano una propria società di riferimento.”