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Pizzo e droga del clan, 12 condanne. NOMI E FOTO

 

 

 

SAN MARCELLINO/TRENTOLA DUCENTA. Dodici condanne e quasi 70 anni di reclusione. E’ questo l’esito della sentenza con rito abbreviato nel processo contro l’ala dei Casalesi accusata di controllare gli affari illeciti tra San Marcellino e Trentola Ducenta. Il gup Gallo ha accolto in toto le tesi dell’accusa infliggendo dure condanne soprattutto al vertice dell’organizzazione sul quale spiccava Salvatore Fioravante al quale è stata comminata una condanna a 14 anni di reclusione (la tabella con le condanne in calce all’articolo, ndr).

 

Gli imputati sono di San Marcellino, Trentola Ducenta, San Cipriano d’Aversa, Aversa, Castel Volturno e Giugliano. L’anno scorso furono eseguiti in totale 17 arresti, giunti al termine di di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, avviata nell’ottobre 2016, che ha consentito di accertare che CAPOLUONGO Giacomo ha gestito la cassa del clan, raccogliendo nell’agro aversano le entrate ricavate dalle estorsioni, dai traffici di droga e di armi e assumendo un ruolo di prim’ordine, divenendo saldo punto di riferimento per gli altri appartenenti e affiliati alla fazione Schiavone; CANTONE Giuseppe, figlio del boss “Malapelle”, è stato molto attivo sia nelle estorsioni (insieme a D’Alessio Arcangelo e Verde Manuel) che nella gestione delle piazze di spaccio delle sostanze stupefacenti; e FIORAVANTE Salvatore, detto “Porcellino” è stato un elemento apicale dell’organizzazione, operando soprattutto nel settore dello spaccio di stupefacenti e nell’approvvigionamento di armi.

Per quanto riguarda le estorsioni, il gruppo ha taglieggiato imprenditori edili, commercianti e artigiani di Aversa, Trentola Ducenta e Lusciano, con richieste che arrivavano fino a 60.000 euro o che talvolta consistevano anche in prestazioni d’opera (come ad esempio ristrutturazioni di abitazioni). Dall’attività è chiaramente emerso il potere di soggezione del clan patito dagli imprenditori dell’agro aversano, spesso reticenti anche davanti all’evidenza delle prove acquisite. L’attività investigativa ha quindi confermato la piena attività del clan dei Casalesi, con particolare riferimento ai comuni di Trentola Ducenta, San Marcellino e Lusciano.

LA SENTENZA

1. FIORAVANTE Salvatore (cl. 1973) 14 anni
2. CAPOLUONGO Giacomo (cl. 1957) 8 anni
3. CANTONE Giuseppe (cl. 1989) 9 anni
4. VERDE Manuel (cl. 1992) 4 anni
5. FORIA Pasquale (cl. 1975) 8 anni
6. MARTINO Luca (cl. 1975) 4 anni
7. FOLLIERO Mariano (cl. 1961) 4 anni e 4 mesi
8. FRUGUGLIETTI Nicola (cl. 1975) 5 anni e 8 mesi
9. ERCEKU Tregim (cl. 1975) 3 anni
10. NEZIRI Fidai (cl.1980) 3 anni e 8 mesi
11. NEZIRI Altin (cl. 1977) 3 anni
12. DI COSTANZO Vincenzo (cl. 1989) 1 anno e 8 mesi