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Estorsione e prostituzione, gli affari della mafia nigeriana nel Casertano. I NUMERI

 

CASTEL VOLTURNO. Cala l’incidenza della mafia nigeriana in Italia, con i denunciati nei primi 9 mesi del 2020 che scendono del 17% da 9.816 a 8.152. Ma cresce il numero di cittadini nigeriani segnalati per il reato di associazione mafiosa: 154 nel 2019 rispetto ai 28 del 2018 denunciati.

 

Sono i dati contenuti nel dossier ‘La mafia nigeriana in Italia della Criminalpol della Polizia, pubblicato sul sito del Viminale. Dal confronto con i dati del biennio 2018-2019 la tendenza si conferma in discesa: sono stati infatti 13.083 i cittadini nigeriani denunciati e arrestati nel 2019 rispetto ai 14.005 nel 2018. Ma quello che aumenta sono appunto le denunce per associazione mafiosa, una dato che, dice il rapporto, “pone quella nigeriana al primo posto, con 182 soggetti nel biennio 2018/2019, tra le nazionalita’ straniere piu’ segnalate per questo tipo di crimine (seguono i cinesi con 35 segnalazioni, gli albanesi con 23 denunce, i romeni con 13 segnalazioni e i marocchini con 12 denunce)”.

 

In alcuni territori, ad esempio diverse zone del litorale domizio, le mafie nigeriane – particolarmente attive su tratta di esseri umani, sfruttamento della prostituzione, estorsioni e rapine – “oltre a esercitare una notevole forza di intimidazione ha la capacita’ di minacciare anche soggetti e realta’ criminali ‘autoctoni’. “E anche in Sicilia, in alcuni casi la mafia nigeriana opera in autonomia in quartieri dominio storico di famiglie mafiose palermitane”.