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Scoperto giro di prostituzione minorile, il racconto delle vittime: “Mi faceva schifo”

Nazionale. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, davanti al gup Fabio Pilato, Francesco Pampa e Massimiliano Vicari, finiti in carcere una settimana fa con l’accusa di aver gestito un giro di prostituzione, anche minorile.

 

 

I due sono titolari di un’agenzia di modelle, che usavano per adescare ragazze a cui chiedevano prestazioni sessuali e che facevano prostituire in cambio di qualche centinaio di euro e casting. Pampa è difeso dall’avvocato Renzo Sanseverino e Vicari è difeso dall’avvocato Giovanna Manto. Un terzo indagato, Filippo Giardi, a cui viene contestato un unico rapporto a pagamento con una minorenne e che si trova ai domiciliari, si era già avvalso della facoltà di non rispondere qualche giorno fa. Gli interrogatori di Pampa e Vicari si sono svolti utilizzando le piattaforme on line dopo i casi di contagio da Covid tra i detenuti nel carcere Pagliarelli.

 

Il racconto di una delle vittime

Finora sono cinque le ragazzine individuate, ma è probabile che le vittime siano molte di più. La giovane modella che ha denunciato di essere stata sfruttata sessualmente da Pampa e Vicari da quando aveva appena 15 anni. “Quando io avevo rapporti con Fra, lui mi pagava sempre, mentre quando andavamo con altri non ci hanno mai dato soldi tra le mani: era Fra che poi mi dava 50 euro. Quando noi finivamo e uscivamo dalla stanza, Fra entrava in quella stanza probabilmente prendeva i soldi perché poi entrava nella nostra stanza e ci dava i nostri soldi.”