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“La luce dell’alba”, il romanzo storico di Liliana D’Angelo. Intervista alla scrittrice

 

Pignataro Maggiore. La scrittrice Liliana D’Angelo torna in libreria con il suo romanzo storico dal titolo “La luce dell’alba”.

Il libro, edito da Words Edizioni, è stato pubblicato qualche giorno fa sia in formato cartaceo che in formato digitale e in pochissimo tempo ha già riscosso molto successo tra i suoi lettori.

La trama del romanzo, spiega l’autrice, tratta di 《una storia di amore e di guerra, di forti nodi affettivi e di inganni. Protagonista l’Italia degli ultimi anni della seconda guerra mondiale e della Resistenza, insieme a Emma, Lavinia e Lorenzo, tre bambini inseparabili ma che poi saranno costretti a dividersi. Quando anni dopo si rivedranno, si scopriranno diversi e presto il loro rapporto imploderà. La violenza della guerra avrà un’influenza determinante sulle loro vite e li spingerà a compiere scelte drammatiche e imprevedibili, fino alla scoperta di un segreto che cambierà per sempre la vita a uno di loro》.

Liliana D’Angelo, laureata in Lettere moderne presso l’Università degli studi di Napoli Federico II e attualmente docente di storia e letteratura italiana, ha avuto fin da piccola una forte attrazione per la lettura e poi per la scrittura.

Prima de “La luce dell’alba” è stata autrice, dal 2005, di altri romanzi e racconti per bambini e adulti.

Una passione, quella della scrittura, che coltiva da molti anni e che le ha permesso di ottenere grandi successi.

In questa intervista la scrittrice Liliana D’Angelo si racconta e spiega come è nata l’idea del suo nuovo libro “La luce nell’alba:

 

– Com’è nata la sua passione per la scrittura?

L:È nata fin da adolescente, quando scrivevo brevi storie, poesie e testi di canzoni mai cantate, spinta dall’amore incondizionato per la lettura. Il piacere di leggere è stato una delle gioie più grandi della mia vita e mi ha accompagnato in tutti questi anni. Perché solo dopo aver letto milioni di cose scritte da altri, ci si può approcciare a una scrittura vera, matura e consapevole》.

– Qual è il rapporto tra la sua professione di insegnante e quella di scrittrice?

L:C’è un file rouge che le unisce: il potere delle parole. In entrambe la comunicazione è un pilastro fondamentale. Sapere esprimersi in un certo modo, veicolare un messaggio in maniera chiara è di fondamentale importanza. Io amo il mio lavoro di insegnante, mi piace stare con i ragazzi, respirare il loro humus vitale, e ne beneficia anche il mio mestiere di scrittrice, che spesso tende a portare all’isolamento》.

– Quanti e quali dei suoi libri sono stati pubblicati finora?

L:Da quindici anni scrivo libri per ragazzi, tutti editi dalla Medusa Editrice, che vengono scelti dalle scuole medie come narrativa scolastica. Sono romanzi brevi o racconti di vario genere, che spaziano dall’avventura al giallo, dall’azione al fantasy o alle vicende con sfondo storico. Finora ne ho pubblicati tredici, il primo ha per titolo Il profumo delle viole, l’ultimo Cieli d’acciaio》.

– Da qualche giorno è uscito il suo ultimo libro “La luce dell’alba”. Come è nata l’idea di questo libro? In che epoca è ambientato e quale storia racconta?

L:La luce dell’alba è ambientato in Italia, durante gli ultimi anni della seconda guerra mondiale e racconta la storia di tre amici, Lavinia, Emma e Lorenzo, che la guerra con la sua violenza spingerà a compiere scelte drammatiche e imprevedibili, fino alla scoperta di un segreto che cambierà per sempre la vita a uno di loro.
Ho scelto di narrare questa storia perché il primo cinquantennio del secolo scorso, così denso di avvenimenti convulsi e troppo spesso disastrosi, ha sempre suscitato in me un grande desiderio di conoscenza e approfondimento, come del resto tante tappe drammatiche della Storia dell’uomo. Il periodo della Resistenza italiana, poi, mi ha reso orgogliosa di appartenere a un popolo che nonostante tutti i suoi errori non si è arreso ed è stato capace di lottare fino allo stremo per riconquistare il bene più grande, la libertà. Ho perciò voluto dare voce a quella parte sana della Resistenza che tanto si è sacrificata senza cedere mai, condendo il tutto con una larga dose di passione, azione e mistero》.

– Qual è il messaggio che attraverso “La luce dell’alba” vuole far arrivare al lettore?

L:Che i sentimenti, quando sono autentici, anche se messi duramente alla prova, non muoiono mai, ma presto o tardi tornano a nascere nell’animo, mettono radici, producono nuovi germogli. Le situazioni al limite che coinvolgono intere collettività, come la tragedia di una guerra o di una catastrofe naturale, o ancora di una pandemia, spesso contribuiscono a far saltare tutti gli equilibri e possono inasprire i rapporti tra le persone. Ecco allora che i valori profondi e, direi, la civiltà di un intero popolo, diventano punti di riferimento irrinunciabili, e allora anche dalle tragedie si può imparare a essere migliori. Chi non li possiede, invece, in simili situazioni è in balia dei capricci del vento》.

– Ha già in cantiere altri progetti?

L:Ho un paio di idee che mi frullano in testa, ma è troppo presto per definirle progetti. Per ora sono felice per l’uscita de La luce dell’alba, un romanzo a cui tengo davvero tantissimo》.

Agli amanti della lettura non resta che scoprire la storia scritta da Liliana D’Angelo.

Pagina ufficiale: http://www.lilianadangelo.com