San Martino Valle Caudina. Continua incessante l’opera di prevenzione e repressione in ordine al contrasto di attività illecite legate al fenomeno dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Benevento.
Nell’ambito di detti controlli, nella prima mattinata di oggi in San Martino Valle Caudina (AV), militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Montesarchio (BN) collaborati da personale del locale Comando Stazione CC, hanno tratto in arresto due soggetti, padre e figlio, rispettivamente di anni 53 e 23, entrambi disoccupati e censurati, poiché ritenuti responsabili, in concorso, di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nel dettaglio, a seguito di perquisizione domiciliare, i militari procedevano alla verifica di tutti gli ambienti. L’apparente tensione evidenziata dagli stessi nel corso dell’attività induceva gli operanti, con un’ulteriore intuizione rivelatasi determinante, a controllare anche le pareti dei locali. L’operazione di perquisizione dava esito positivo: infatti all’interno di un cassetto in ferro, occultato a vista da 3 mattonelle in un unico blocco, perfettamente integrate nel rivestimento di piastrelle della parete laterale della veranda, ed internamente cementato nel muro, con sistema di apertura telecomandato alimentato da corrente elettrica, si rinveniva quanto segue:
n. 4 buste in cellophane, del tipo per conservazione alimenti sottovuoto, termo sigillate con all’interno complessivamente gr. 370,00 di sostanza stupefacente del tipo marijuana;
n. 2 involucri ritagliati da buste per la conservazione di alimenti surgelati, contenenti complessivamente gr. 7,70 di sostanza stupefacente del tipo cocaina a pezzi;
n. 1 bilancino di precisione;
n. 1 mini telefono cellulare;
n. 1 coltello a serramanico con lama cm. 9,00 e larga cm. 2,5;
la somma in contanti per l’importo totale di € 2.170,00;
n. 1 telecomando ad infrarossi
n. 1 macchina per sottovuoto
n. 46 buste, del tipo sottovuoto.
A conclusione dell’attività quanto rinvenuto veniva sottoposto a sequestro e i due soggetti venivano tratti in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti con finalità di spaccio, in concorso. Gli stessi, dopo le formalità di rito, venivano ristretti in regime di arresti domiciliari, dove resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Avellino.