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Golia gioca l’ultima carta per evitare scioglimento: “Torno in Consiglio”

 

AVERSA. “Tornero’ in Consiglio comunale dove portero’ cio’ che abbiamo fatto e cio’ che d’importante c’e’ ancora da fare per Aversa, con tutti gli obiettivi programmatici. Auspico nel sostegno di quelle forze politiche che si rivedono in un campo democratico rigoroso e trasparente. Ma con i quattro consiglieri del Pd che il 30 novembre scorso votarono contro l’approvazione dell’assestamento di bilancio, non credo che la frattura possa ricomporsi”.

 

Alfonso Golia, 37enne sindaco di Aversa, eletto nel giugno 2019 in quota Pd, e’ pronto per affrontare quello che potrebbe essere l’ultimo suo passaggio in Consiglio comunale (mercoledi’ 23 dicembre alle 9.30), in cui si dovra’ votare necessariamente la variazione di bilancio dopo il “no” dell’assise nella seduta del 30 novembre scorso; allora Golia fu sconfitto anche da pezzi della sua stessa maggioranza, con quattro consiglieri del suo partito, tra cui il capogruppo Paolo Santulli (in passato eletto deputato con Forza Italia), che votarono contro il documento contabile. Il giorno dopo il prefetto di Caserta Raffaele Ruberto invio’ al Comune di Aversa la diffida di 20 venti giorni, e Golia ha convocato il Consiglio nell’ultimo giorno utile prima della scadenza del termine.

 

Una seduta da dentro o fuori dunque. Un secondo “no” porterebbe allo scioglimento del Comune e alla fine anticipata dell’avventura amministrativa di Golia; questi pero’ poco si aspetta dal suo stesso partito, mentre spera nell’appoggio di altre forze. “Nessun chiarimento su quanto accaduto – spiega il primo cittadino – c’e’ stato in seno al partito democratico, nonostante mi fossi dichiarato disponibile. Tutto quello che avremo da dirci, verra’ detto in Consiglio”. I quattro consiglieri dissidenti del Pd hanno scritto una lettera a Golia ribadendo le ragione del “no”, dovute a questione tecniche relative al bilancio, come la vicenda dei canoni di dubbia esigibilita’.

 

“Si tratta di questioni relative al bilancio consuntivo, che e’ gia stato approvato con il voto anche dei quattro consiglieri Pd – sottolinea Golia – mentre domani sara’ in discussione l’assestamento di bilancio, un documento contabile diverso, dove tali questioni non possono entrare. Alla fine tali criticita’ sollevate rappresentano solo un pretesto per mandare a casa l’amministrazione in un momento in cui ci sarebbe bisogno di unita’” conclude Golia.