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La figlia dell’ex carabiniere infedele scarcerata per Natale: è a San Felice

 

 

MADDALONI/SAN FELICE A CANCELLO. A un anno esatto dal primo arresto e a sette mesi dal ritorno in cella, la figlia dell’ex carabiniere Lazzaro Cioffi lascia il carcere.

Da qualche ora Ilaria Cioffi è infatti a San Felice a Cancello, ristretta al regime degli arresti domiciliari dove trascorrerà le festività natalizie. Il gip Enea ha accolto infatti l’istanza presentata dal suo legale, l’avvocato Franco Liguori, disponendo la revoca della misura del carcere in luogo di quella meno afflittiva degli arresti casalinghi.

La 25enne era detenuta dallo scorso 22 maggio quando, a seguito di una perquisizione domiciliare nell’appartamento di via Caduti sul Lavoro a Caserta, i carabinieri trovarono occultati nel bagno, grammi 9,7 di cocaina suddivisi in 5 dosi, nonché materiale da taglio e confezionamento. Cioffi jr venne spedita a Pozzuoli

La giovane è la figlia dell’ex carabiniere Lazzaro Cioffi e della chef maddalonese Emilia D’Albenzio

A un anno dal clamoroso arresto

Il primo arresto venne effettuato il 30 dicembre scorso dagli agenti del commissariato di Maddaloni; i poliziotti trovarono la giovane infatti in possesso di 25 grammi di cocaina, nascosti all’interno dell’auto.

 

In fase di convalida la figlia di Lazzaro Cioffi ed Emilia D’Albenzio, si giustificò dicendo che quello stupefacente serviva per uso personale per festeggiare Capodanno e non era destinato allo spaccio. Una ricostruzione che non bastò a convincere il gip a revocare la misura cautelare degli arresti domiciliari. Da quel giorno gli investigatori avrebbero monitorato con grande attenzione le attività della 24enne: dal rispetto del regime imposto dal gip sammaritano ai contatti.

 

Ilaria Cioffi fino all’arresto del 30 dicembre non era mai stata coinvolta in fatti di cronaca ed era nota soprattutto per le sue passioni per i vestiti di lusso, le feste e gli abiti sportivi.

 

Suo padre, Lazzaro Cioffi è detenuto dall’aprile 2018, coinvolto prima nelprocesso sulle informazioni date ai Ciccarelli-Fucito e poi sulle indagini per l’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo, per il quale è sotto inchiesta da tempo ma sempre senza misura cautelare.