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Maxi incendio in località Castello: ecco il verdetto sulla libertà per il figlio del ras ‘Cicchiello’

aggiornamento. Sui social Clemente Massaro ha pubblicato anche un post con il quale ha ufficialmente annunciato che tornerà ad occuparsi della sue pecore, dato che può uscire.

“Grande soddisfazione, grazie al mio papà che è il mio tutto, sono ritornato più forte di prima, sempre al top, ci vediamo domani pecorelle…”.

Il 35enne ha ringraziato il padre, Francesco Cicchiello che lo ha fatto assistere da un buon avvocato…

 

San Felice a Cancello.  Fu arrestato lo scorso 14 ottobre dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Caserta, Clemente Massaro 35enne di Talanico, allevatore di pecore come da tradizione familiare, figlio del più noto ras Francesco Massaro ’55, alias ‘o Cicchiello e cugino del più giovane ed omonimo Clemente attualmente detenuto per estorsione (leggi qui).

 

I fatti

 

Fu spedito ai domiciliari per aver cagionato in data 13 settembre 2020, in concorso con persona allo stato non identificata, un incendio boschivo di circa 20.000 mq alla località “Castello di Arienzo” del medesimo comune, areale facente parte del complesso collinare denominato “Monte Vorrano.

La difesa di Massaro è riuscita a distanza di quasi 50 giorni ad ottenere la revoca della misura cautelare e quindi ora il figlio di ‘o Cicchiello è completamente libero.

Nelle scorse settimane c’erano stati altri sopralluoghi allo scopo di verificare se ci fossero stati altri incendi innescati dall’allevatore talanicense, ma l’esito è stato negativo.

L’incendio boschivo divampato in data 13 settembre c.a. portava i militari ad identificare l’indagato il quale, aveva appiccato il fuoco, con conseguente iniziale e devastante evoluzione dell’incendio che si estendeva per circa 2 ettari e cessava, poi, autonomamente, per avere ben presto raggiunto, a causa del forte vento che spirava in quella giornata, aree già percorse dal fuoco.

IL VIDEO