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Legata al letto dell’ospedale, medici e infermieri rischiano licenziamento

 

CASERTA. Rischiano un provvedimento disciplinare che contempla anche il licenziamento i sanitari del Cardarelli di Napoli che la sera dello scorso 10 novembre non attivarono un percorso “ad hoc” per Eliana, una donna di 42 anni, all’epoca dei fatti positiva al Sars-Cov-2, affetta dalla sindrome di Down e non autosufficiente, che in ospedale c’era andata con mamma e sorella a causa di gravi problemi di deglutizione. Non solo.

 

La sua vicenda finira’ proseguira’ con una denuncia alla Procura di Napoli annunciata dalla mamma, che e’ la tutrice di Eliana, la quale ritiene che la figlia sia stata legata al letto. La Commissione Disciplinare dell’azienda ospedaliera, in una comunicazione fatta pervenire ai familiari di Eliana, ritiene possibili, al termine di una indagine interna, “gravi comportamenti suscettibili di rilevanza penale a carico del personale” che “impongono un coinvolgimento degli organi giudiziari preposti”.

 

Ad allarmare la famiglia furono proprio quei segni sulle braccia e sulle gambe di Eliana, scoperti il pomeriggio del 15 novembre, a distanza di tre ore dalla dimissioni dal Cardarelli, in una clinica del Casertano dove decisero di trasferirla – e dove madre e sorella non l’hanno persa di vista per un attimo – proprio perche’ preoccupate dal livello di assistenza che il Cardarelli poteva riservarle. Il caso di Eliana e’ finito sulla scrivania del presidente della Commissione Disciplinare dell’ospedale, avvocato Arturo Testa, su decisione della direzione generale e della direzione sanitaria, dopo le sollecitazioni della famiglia, che ha inviato un esposto anche al Garante per i Disabili.

 

La giovane casertana era stata trasferita da una clinica di Santa Maria Capua Vetere al Cardarelli