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Voto e clan, carabinieri in aula per le intercettazioni

 

 

CAPUA. Nuova udienza nel processo all’ex sindaco di Capua Carmine Antropoli, a giudizio insieme all’ex assessore Marco Ricci e all’ex consigliere Guido Taglialatela. Al centro dell’udienza la deposizione dei carabinieri che hanno proceduto a identificare i protagonisti delle intercettazioni.

 

La prossima settimana sarà affidato l’incarico per trascrivere le intercettazioni, mentre nella prima udienza del nuovo anno saranno ascoltati i militari dell’Arma impegnati nelle indagini saranno sentiti dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

 

Nella precedente udienza era stato sentito l’ex candidato a sindaco Giuseppe Chillemi, estraneo all’inchiesta, che ha riferito di non aver mai incontrato Zagaria nel corso della campagna elettorale del 2016 che lo vide sconfitto: in quella circostanza fu eletto infatti Centore.

Le accuse

Antropoli è accusato dalla Dda di aver stretto un patto con Francesco Zagaria, detto “Ciccio ‘e Brezza”, dal nome della frazione di Capua dove risiede, considerato referente del boss omonimo Michele Zagaria. Un patto che avrebbe condizionato le elezioni comunali di Capua del 2016, cui Antropoli non si candidò perché era stato sindaco per due consiliature dal 2006 al 2016, facendo però candidare un proprio fedelissimo, che poi perse. Secondo i carabinieri ci sarebbe stato più di un incontro, sempre prima delle elezioni comunali del 2016, tra Antropoli e i due affiliati, in cui si parlava di politica.