Skip to main content

Scuola, Provincia contro Regione: “Un azzardo tornare in classe”

 

CASERTA. Nel Casertano il ritorno a scuola previsto per lunedì 24 per le prime elementari e per le materne potrebbe saltare. Il presidente della Provincia Giorgio Magliocca ha chiesto a De Luca di rivedere la decisione.

“L’aumento dei casi covid nella nostra Provincia unito alla difficoltà da pare delle UOPC di garantire il tracciamento dei contatti non permette un sereno ritorno in classe. Inoltre l’impossibilità da parte della Regione di garantire lo screening per il personale scolastico e per gli alunni entro i termini previsti renderebbe azzardato ed irresponsabile un ritorno a scuola.”

La posizione della Regione

Con due decreti di oggi (n. 2153/2020 e n. 2161/2020), il TAR Campania ha respinto i ricorsi proposti da altrettanti gruppi di genitori contro l’Ordinanza regionale n.90/2020, con la quale è stata programmata a partire dal 24 novembre prossimo la graduale ripresa delle attività didattiche in presenza nelle scuole della Campania, previo screening sul personale docente e non docente e sui bambini e relativi familiari.

 

Il Tribunale ha affermato la legittimità dell’Ordinanza impugnata, tenuto conto che la stessa, nel quadro di persistente emergenza sanitaria – vieppiù aggravata per la Regione Campania, nelle more inserita in cd. “zona rossa” -, intende corrispondere proprio alle esigenze manifestate dai genitori, anche nell’interesse dei figli minori, di rapida ripresa delle attività “in presenza” ed individua, allo scopo, un percorso necessariamente caratterizzato da gradualità e prudenza, accompagnato da ulteriori misure cautelative allo stesso preordinate (screening volontario preventivo su auspicabilmente ampia platea di personale docente e non docente personale impiegato nella scuola, monitoraggio e successiva valutazione dei dati relativi all’andamento della curva epidemiologica).

 

Il provvedimento regionale contempera con equilibrio e ragionevolezza – secondo sempre quanto rilevato dal TAR- il carattere prioritario del diritto alla salute dei cittadini con le esigenze rappresentate dai ricorrenti.