CASERTA. Sono tante le testimonianze delle difficoltà vissute in questo momento dalla sanità casertana alle prese con la pandemia. Tra le più dirette ed esplicative quella riportata dalla collega Maria Grazia Manna sul suo profilo.
“Mio fratello sta male, non respira, saturazione a -89 tosse da morire, febbre… In casa dal 4 novembre senza un tampone, insieme alla moglie positiva e ammalata anche lei e con due figli, nessuno di loro tamponati. Le telefonate e le email non le stiamo contando più. Il medico di famiglia non si sente più da venerdì scorso e non faccio il nome per una questione etica ma lo farei volentieri.”
“Mia cognata non sa più come rintracciarla, sta curando lei il marito autonomamente senza sapere come, nessuno che le dica fai cosi o colì, azzecca medicinali e dosi guardando sui gruppi facebook dedicati, cose dell’altro mondo.
Il 118 giustamente dice che non ci sono ambulanze. I carabinieri che le questioni mediche non attengono loro.
Il centro anticovid stamattina le ha risposto “signora che possiamo fare qui non abbiamo il medico, andatevi a comprare ossigeno in farmacia Vi rendete conto??? Si proprio così, andatevi a comprare l’ossigeno in farmacia. Che poi manco c’è.”
Ora se le cose dovessero peggiorare, lei posiiva dovrà scendere in macchina e portare da sola il marito al pronto soccorso, non vi sono altre soluzioni. Siamo allo stremo delle forze, cerchiamo aiuto, un qualunque aiuto… e abbiamo paura non ve lo nascondo. Siamo all’inferno e non lo sapevamo.”
Circa un’ora dopo per fortuna è stata trovata un’ambulanza e l’equipe del 118 ha soccorso l’uomo, la cui saturazione è tornata a 94.