MARCIANISE. Anna Arecchia ha vinto la sua battaglia. L’ex assessore e candidata a sindaco alle ultime elezioni ha visto accolta la sua istanza per conoscere l’identità della sua madre biologica.
Lo ha rivelato la stessa Arecchia sui social: “Oggi ho vinto la mia battaglia sulla conoscenza delle mie origini. Dopo ben 4 istanze presentate negli anni al tribunale per i minori di Napoli, tre delle quali respinte, compresa quella presentata durante la mia gravissima malattia di Linfoma non Hodgkin, oggi mi è stato ufficialmente rivelato il nome di mia madre. Si sono ricongiunte le due metà, mamma, una delle quali, la mezza Madonnina, me l’hai lasciata addosso, in un sacchettino di raso appuntato con una spilla da balia alla maglietta intima. Chissà, forse con la speranza che un giorno, ti saresti potuta presentare con l’altra metà… e farti riconoscere.”
“E, se oggi ho raggiunto questo straordinario traguardo, è grazie ai tanti ricorsi che i figli adottivi adulti hanno presentato alle diverse Corti, fino ad ottenere, nel tempo, l’apertura della Magistratura che ha autorizzato con Pronunce delle svariate Corti, la possibilità di interpellare la madre biologica sulla sopraggiunta volontà di revocare l’anonimato o di disvelarne il nome nel caso della sua non più esistenza in vita. Ma, se da un lato la Magistratura ha aperto questo varco, dall’altro il Comitato Diritto Origini Biologiche, che presiedo, si è battuto dal 2008 per ottenere una legge dello Stato che sancisca, ufficialmente, questo tanto agognato diritto. Dopo tre legislature, in cui si sono susseguiti disegni di legge di cui siamo stati propositori, senza ancora ottenere l’approvazione definitiva di questa legge, proprio oggi in Commissione Giustizia è stato VERGOGNOSAMENTE bocciato, da parte della maggioranza di governo, l’incardinamento in commissione del ddl 922 dei Senatori Pillon e Urraro.”