Capua. Conferma delle condanne inflitte in primo grado. E’ questa la richiesta avanzata dal procuratore generale nella requisitoria relativa all’inchiesta sul racket delle bibite sui campi di calcetto e contrabbando che coinvolse la famiglia Della Valle.
Chiesti 5 anni e 8 mesi ad Antonio Della Valle, 2 anni e 2 mesi al giovane Giuseppe Della Valle, 2 anni a Domenico Quintavalle e 1 anno e 2 mesi a Caterina Della Valle. Nel collegio difensivo gli avvocati Mauro Iodice e Nello Sgambato.
Per la Dda di Napoli che ha coordinato le indagini, Della Valle avrebbe tentato di imporre al titolare di un campo di calcetto di San Tammaro la fornitura di bevande presso una sua azienda, ma l’imprenditore ha denunciato ai carabinieri il tentativo di estorsione. Oltre al classico pizzo, Della Valle – hanno accertato i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere – avrebbe organizzato anche un ingente traffico di sigarette di contrabbando, facendosi aiutare dai propri familiari; ogni stecca veniva pagata da Della Valle dai 21 ai 28 euro. Durante le indagini i carabinieri sequestrarono oltre un quintale di sigarette prive del marchio del monopolio di Stato.