REGIONALE. Lunedì 16 novembre in Campania si potrebbe tornare a scuola. Anzi si dovrebbe visto che domani scade l’ordinanza con la quale il presidente De Luca aveva sospeso la didattica in presenza e al momento non sono state fissate proroghe. Improbabile però che tutto si lasci cadere nel vuoto, partendo da un’apertura indiscriminata ma l’ipotesi che nelle prossime ore si tornino a vedere gli studenti tra i banchi non è per un nulla campata in aria. Anzi.
Appare comunque curioso che la possibile riapertura coincida con l’inasprimento imminente delle restrizioni in Campania, ma anche la regione potrebbe essere inquadrata nel sistema di regole nazionali che vede in classe anche gli studenti (almeno per le Elementari) delle zone rosse.
Lo stesso assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini aveva lasciato intendere nei giorni scorsi che la Regione sta lavorando ad una riapertura che dovrebbe essere comunque graduale. Due l’ipotesi sul tavolo di Palazzo Santa Lucia e dello stesso Governo: una prevede la riapertura per classi, con materne ed elementari pronte a rientrare e medie e superiori ancora alle prese con la Dad. La seconda strada è quella della riapertura per aree: Caserta e Napoli potrebbero essere dunque tenute al momento fuori dalla riapertura, mentre le altre tre province (Salerno, Avellino e Benevento) potrebbero accantonare a breve la Dad. Ovviamente in caso di istituzione di nuove zone rosse (si parla di Giugliano e Castellammare ma anche di altri Comuni a rischio sia del Napoletano che del Casertano) la riapertura dovrebbe essere congelata.
