CASERTA/MARCIANISE. Si è tenuta la requisitoria del processo per le mazzette all’Asl. Il pm ha invocato 9 anni per l’ex sindaco di Caserta Giuseppe Gasparin; 12 anni per l’ex dirigente dell’Asl di Caserta Raffaele Crisci di Arienzo; 9 anni per Chiara Bonacci; 8 anni per Giovanni Cavallero; 8 anni per Pasquale Valente; 8 anni per Angelo Grillo, imprenditore ritenuto vicino ai Belforte; 12 anni per Assunta Mincione. Il reato contestato è quello di corruzione aggravata.
L’inchiesta
L’indagine, sviluppatasi attraverso attività tecniche di intercettazioni telefoniche ed ambientali e attività dinamiche con servizi di osservazione e pedinamento nonché riscontri documentali, costituisce ulteriore sviluppo di una più ampia attività investigativa avviata nel 2012 ed avente ad oggetto l’operatività delle imprese di Grillo Angelo, imprenditore legato al clan Belforte di Marcianise.
Questo filone investigativo, oltre ad evidenziare ulteriori elementi accusatori nei confronti di Grillo Angelo, in qualità di titolare di fatto della società “New Splash” operante nel settore delle pulizie, e di alcuni suoi fidati collaboratori, già colpiti da precedenti misure cautelari, ha consentito di accertare gravi responsabilità penali a carico di Gasparin Giuseppe dirigente dell’ASL CE dal 2008 al 2012, quale direttore UOC Gestione Risorse Umane e Affari Generali e Crisci Raffaele, attualmente in servizio all’ASL CE dirigente amministrativo di ruolo e dall’08.02.2011 e responsabile ad interim dell’UOC Affari Legali dell’ ASL di Caserta, nonché anche della direzione del Dipartimento Amministrativo dell’Ente sanitario per aver ricevuto, in diverse occasioni, somme di denaro (5.000/10.000 euro a volta) al fine di compiere atti contrari ai doveri del loro ufficio, consistiti nel garantire con preferenza e prelazione rispetto ad altre ditte il pagamento senza ritardo delle fatture della società “New Splash” incaricata del servizio di pulizia dei Presidi Ospedalieri e strutture territoriali dell’ASL CElI, in violazione dei doveri di imparzialità della P A e per non essersi opposti a due Decreti Ingiuntivi che consentivano alla stessa società di ottenere acconti pari a circa 850.000,00 euro, nonostante vi fosse, agli atti, un parere negativo espresso da un’ apposita commissione interna. Le indagini hanno evidenziato, altresì, come Grillo Angelo, mediante suoi fidati collaboratori (Mincione Assunta, Cavallero Giovanni e Valente Pasquale), elargendo compensi di denaro e/o altre utilità (tra cui viaggi a Sharm el Sheik nonché costosi cesti natalizi e pasquali) riusciva ad ottenere da un’assistente amministrativa, ora in quiescenza, (Bonacci Chiara) dell’ Asl CE il pagamento, senza ritardo (con preferenza e prelazione rispetto alle altre ditte – aventi diritto), delle fatture emesse.