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Il governo non cede: stretta solo in alcune regioni

 

 

Regionale. “Non sarebbe corretto anticipare le misure di cui stiamo discutendo, ma la filosofia su cui stiamo ragionando immagina alcune misure rafforzative sull’intero territorio nazionale ma in particolare delle misure più forti nelle Regioni che hanno un contagio superiore a RT1,5 quindi stiamo lavorando su un meccanismo differenziato rapportato ai rischi del contagio e ai rischi di saturazione del sistema sanitario”.

 

Così Il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, ieri sera a Che tempo che fa, su Rai3. E sulla scelta di tenere aperti i musei e non cinema e teatri quindi precisa: “Il museo è una tipologia di presenza diversa ma comunque adesso chiuderanno anche quelli con i passi avanti che faremo”.

 

Sull’ipotesi di riapertura del 24 novembre: “Bisogna essere onesti, dipende dall’andamento epidemiologico. I dati non fanno pensare che sia una curva breve”. E su cinema e teatri precisa: “Naturalmente io ho preso un impegno, ho detto che saranno i primi a riaprire quando le condizioni lo permetteranno”. Sulla chiusura delle scuole in Puglia e Campania: “C’è una norma che consente alle Regioni di adottare misure più restrittive e sono sicuro che abbiano fatto scelte per la tutela della loro comunità”. Sull’ipotesi del rimpasto di governo: “Mi vergogno solo di rispondere alla domanda. Le famiglie sono preoccupate della situazione della salute e delle situazione economica, lasciamo stare”.