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Polizia allontana supporters, ma Velardi difende i distributori di guanti

 

Polizia allontana supporters, ma Velardi difende i distributori di guanti

 

MARCIANISE. E’ diventato un caso politico l’iniziativa della coalizione di Antonello Velardi di distribuire guanti all’esterno dei seggi. Alcuni supporters sono stati identificati e allontanati. Ecco la posizione del candidato sindaco che rompe il silenzio elettorale per difendere la scelta annunciata ieri.

“Se non avete trovato chi vi consegnava i guanti all’esterno dei seggi a Marcianise, così come avevamo annunciato ieri, non è colpa nostra. Stamattina, i nostri rappresentanti di lista sono stati fermati, controllati ed identificati dalle forze dell’ordine per una presunta attività di pubblicità elettorale che si sarebbe celata dietro la nostra iniziativa.

Abbiamo contestato tale interpretazione, anche perché abbiamo fatto tutto alla luce del sole, dopo aver annunciato l’iniziativa (necessaria per garantire le condizioni di sicurezza del voto) su Facebook e sugli altri canali social. Pur contestandola, abbiamo evitato ogni tipo di contrapposizione e quasi ovunque abbiamo fermato la distribuzione. Ci sono però alcuni nostri rappresentanti che non hanno voluto cedere: si sono allontanati ad oltre duecento metri dal seggio e hanno continuato a regalare i guanti. Qualcuno mandato su commissione, pensando di fare il furbo, ha chiesto sia i guanti sia il facsimile elettorale di Velardi: la trappola non è riuscita, per il semplice fatto che la nostra non era un’operazione elettorale. Non avevamo i facsimile e comunque non li avremmo mai distribuiti: in quel caso avremmo commesso un’irregolarità.

La nostra iniziativa aveva come obiettivo quello di colmare le gravissime inefficienze del Comune di Marcianise che, ancora stamattina, non ha provveduto a fornire ai componenti dei seggi il disciplinare anti-covid limitandosi alla semplice fornitura di gel disinfettante.

A proposito di disorganizzazione, la situazione resta grave in quasi tutti i seggi di Marcianise. Ci sono lunghissime file per votare, molti elettori stanno tornando indietro: è accaduto stamattina, si sta ripetendo nel pomeriggio. Certo, è un problema su scala più generale; ma qui a Marcianise è tutto lasciato alla buona volontà dei singoli. Ho visto stamattina al mio seggio gli operatori di polizia che provvedevano a disciplinare il flusso dei votanti (non è certo loro compito, hanno altre funzioni). E ho visto i componenti dei seggi in difficoltà, lasciati completamente soli. A loro va la mia solidarietà: non si può lavorare in queste condizioni.

L’affluenza non certo alta fino ad ora conferma che un appuntamento di questo tipo, in queste condizioni, andava organizzato in ben altro modo. Ma ormai siamo abituati all’approssimazione e allo strabismo del Comune di Marcianise: l’hanno certificato anche i magistrati, censurando condotte che non garantiscono l’efficienza e la trasparenza.

Spero vivamente che i cittadini di Marcianise si rechino compatti alle urne, superando la barriera psicologica degli incredibili disagi cui sono sottoposti. E saluto con molta compassione quei candidati e quegli esponenti politici di Marcianise che, per l’ennesima volta, non sapendo come fermare un’iniziativa quale quella dei guanti che è per me altamente meritoria, si sono andati a lamentare dal commissario prefettizio e hanno presentato denunce ed esposti. E’ una storia cui ormai siamo abituati da tempo: “Hai fatto il cattivo, lo dico a papà”. Li capisco e perciò li compatisco: cercano di fermare il vento con le mani.”