Skip to main content

Turismo slow, ovvero come valorizzare il territorio nel Medio-Volturno

PIANA DI DI MONTE VERNA (Stefania Mastroianni). Sulla scia di quanto sta accadendo in questo momento nel territorio del medio Volturno, tra Caiazzo e i Monti Trebulani – una sorta di Rinascimento agrituristico – arriva la proposta del consigliere comunale di Piana di Monte Verna Andrea Mongillo sul turismo eco-sostenibile, una carta su cui ha puntato da sempre nella sua attività di amministratore.

Una proposta che più che essere un’idea è molto di più: il naturale punto di partenza per la valorizzazione di luoghi troppo spesso abbandonati tristemente a loro stessi, complice lo spopolamento dovuto alla migrazione delle nuove generazioni. Una sfida da cogliere sulla base delle esperienze che i paesi limitrofi – e la stessa frazione di Villa Santa Croce- stanno maturando. Ma si potrebbe fare molto di più, di concerto, con sinergia tra i produttori locali e gli imprenditori agrituristici del territorio.

“Il territorio di Piana di Monte Verna, che ho il piacere di amministrare, è un luogo di interesse ambientale e agroindustriale, ma anche storico e artistico. Non solo paesaggi incantevoli fatti di natura incontaminata, ma anche piccoli gioielli architettonici e pittorici da riscoprire nelle sue bellissime chiese. Mi vengono in mente l’Eremo di Santa Maria a Marciano, i resti delle terme di epoca romana in località San Vittore, la chiesetta rupestre in Piazza Municipio, il lavatoio pubblico, i ruderi di antiche chiese di Sant’Andrea in Polizzano, di San Silvestro a Vascelli, senza dimenticare i panoramici ruderi dell’Abbazia benedettina sul Monte Santa Croce, da cui domina una veduta bellissima su tutta la valle, in cui è possibile osservare, da un lato, oltre Capua e Napoli, anche il mare e le isole – ovviamente quando il cielo è terso –  dall’altro, parte del beneventano”.

In questi giorni la Giunta comunale ha approvato la partecipazione del Comune al bando MIBACT denominato “Borghi e centri storici” che concede ai comuni beneficiari un contributo di massimo 1.000.000 di euro per interventi di valorizzazione. L’ente chiederà un contributo di 750.000 euro destinato al restauro della vecchia casa comunale di Piazza Municipio.

“La ristrutturazione della casa comunale è un’opera che senz’altro andava fatta, infatti l’appoggio e la condivido. Tuttavia, mi sento in dovere di sostenere che, visti i tempi che corrono, guardando l’esempio di Caiazzo, non si dovrebbero perdere certe occasioni di rivalutazione dell’intero territorio. Si può pensare di utilizzare i fondi per far conoscere il territorio ai turisti per creare nuova occupazione, partendo dal volontariato per arrivare a società cooperative di guide e operatori turistici. Si immagini quanto potrebbe essere il turismo volano di occupazione e lavoro, specialmente per albergatori, agriturismo, ristoratori e agricoltori pianesi. Quelli che già ci sono ne vedrebbero vantaggi, ma a questi se ne potrebbero aggiungere molti di più”.

Nel bando MIBACT si fa riferimento anche a finanziamenti per la realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali per la fruizione di luoghi di interesse agrituristico e culturale, di erogazioni di servizi di informazione, di percorsi formativi per guida turistica, infopoint e visite guidate.

“Tutto questo non andrebbe perso – afferma Mongillo – credo che si dovrebbe dare al territorio opportunità. Oggi il turismo slow va per la maggiore: le persone sono stufe dei soliti pacchetti turistici e sono in cerca della semplicità della campagna; pensiamo ai turisti che potrebbero girare in bicicletta sul nostro territorio, sostare in locande o bed & breakfast da noi, assaggiare le nostre specialità, visitare la campagna e le aziende agricole della zona … Non dimentichiamoci della Fagianeria, la località dove durante l’epoca borbonica si allevavano fagiani per il re (su cui è ancora visibile l’antica palazzina del sovrano) e oggi ospita uno dei più importanti stabilimenti Cirio-Parmalat della zona, con annesso un centro di ricerca sulle bioplastiche. Oggi le persone sono interessate alla riscoperta del territorio, serve solo che noi le riportiamo in campagna. Anche solo per un weekend”.

 

Tutto questo per creare ricchezza e consentire alle piccole realtà di sopravvivere e di farlo meglio, non di spopolarsi e piangersi addosso.

“Un turista attento da noi può respirare la storia. Il Medio-Volturno è stato lo scenario della battaglia tra garibaldini ed esercito borbonico. Oggi potrebbe essere molto di più. La mia non è demagogia ma voglia di vedere questo paese più ricco. Vorrei che le mie non rimangano solo proposte ma fonti di sviluppo sostenibile di primaria importanza”.