Skip to main content

Torture in cella, sequestrati documenti: aumentano indagati. “Ripresi coi cellulari dai parenti dei detenuti”

 

Santa Maria Capua Vetere. E’ stata una delle giornate più lunghe per il carcere di Santa Maria Capua Vetere. Dall’identificazione al grande gelo tra carabinieri e penitenziaria fino alla visita show di Salvini salutato dagli agenti come “salvatore”.

 

Tutto è cominciato questa mattina quando alcuni carabinieri in borghese del Reparto Operativo del comando provinciale di Caserta, davanti al carcere, hanno fermato le auto dirette alla struttura, facendo passare quelle dei familiari dei detenuti e bloccando quelle degli agenti, per identificarli e capire se rientrassero tra gli indagati e quindi tra i destinatari di un decreto di perquisizione; un’operazione fatta davanti agli occhi dei familiari dei detenuti, molti dei quali hanno ripreso la scena coi cellulari con una certa soddisfazione perche’ l’indagine si e’ avvalsa anche della loro denuncia. Secondo l’Ansa gli agenti indagati sarebbero addirittura 57.

 

Il grande freddo

Dall’Arma dei carabinieri nessuna posizione ufficiale ma ufficiosamente vengono smentite alcune imprecisioni su un’operazione durata poco e avvenuta senza tensione e soprattutto violazioni.  A nessuno e’ stato imposto di mostrare i documenti d’identita’, ma i militari dell’Arma hanno chiesto ad ognuno degli agenti fermati le generalita’. Tra l’altro con i carabinieri c’erano anche i magistrati che coordinano le indagini della procura samaritana, il procuratore aggiunto Milita, e i sostituti procuratori Pinto e Pannone che avevano firmato i decreti.

Nessun avviso di garanzia e’ stato notificato questa mattina e non c’e’ stato bisogno di alcuna perquisizione perche’ gli agenti della penitenziaria hanno tutti consegnato spontaneamente il telefono cellulare all’esterno del carcere, all’interno e nei domicili per chi non non era in servizio. L’attivita’ e’ continuata anche nel carcere con acquisizioni di documenti.

 

I pestaggi sarebbero stati originati dalle proteste dei reclusi avvenute in carcere qualche giorno prima del 6 aprile, per la sospensione dei colloqui causa covid.

 

MS5 contro Salvini: “Sciacallo”

 

“Grande rispetto per il lavoro della Polizia Penitenziaria e piena fiducia nell’operato della magistratura in merito all’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sui presunti maltrattamenti avvenuti il 6 aprile nel carcere della città”. Lo dichiarano i parlamentari del M5S eletti nella provincia di Caserta, Giuseppe Buompane, Nicola Grimaldi, Marianna Iorio, Margherita Del Sesto, Giovanni Russo, Antonio Del Monaco, Agostino Santillo e Fabio Di Micco.

 

“Pur ritenendo doverosa l’operazione dell’autorità giudiziaria – continuano i parlamentari – forse differenti modalità di notifica degli avvisi di garanzia, avrebbero evitato tensioni tra gli appartenenti a differenti forze dell’ordine. Mentre il Parlamento è impegnato a cercare di risolvere l’emergenza economica provocata dal Covid-19 – rilevano i rappresentanti M5S – notiamo che, come sempre, il primo a spettacolarizzare l’accaduto è il senatore Matteo Salvini, il quale, da vero e proprio sciacallo, si preoccupa esclusivamente della propria propaganda, in un inaccettabile clima da campagna elettorale permanente. Agli uomini e alle donne della Polizia Penitenziaria, senza pregiudizi ideologici, va tutta la nostra gratitudine e stima per il lavoro – non certo facile – che stanno portando avanti in questo momento particolarmente difficile per il paese”.

 

Zinzi si presenta con Salvini

 

“Quanto accaduto stamattina al carcere di Santa Maria Capua Vetere non ha precedenti. Una cosa è l’inchiesta altro è mettere pubblicamente sotto accusa gli agenti della polizia penitenziaria. Vanno tutelati, non messi sul banco degli imputati. Dal garante dei detenuti Ciambriello mi sarei aspettato una presa di posizione quando i detenuti assaltarono il carcere mettendo in pericolo la vita degli agenti. Poliziotti lasciati soli dal ministro Bonafede a sedare rivolte in tutta Italia, adesso vengono indagati mentre chi ha devastato le carceri è rimasto impunito. Noi saremo sempre dalla parte delle forze dell’ordine”.

 

Così il consigliere regionale della Lega, Gianpiero Zinzi, che oggi pomeriggio ha incontrato insieme al leader della Lega Matteo Salvini gli agenti della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.