Nella serata di ieri la VII Commissione Istruzione ha approvato l’emendamento per la riapertura delle graduatorie di istituto provinciali per seconda e terza fascia.
A differenza del testo originario del Decreto Legge sulla scuola n. 22/2020, in cui era stato previsto lo slittamento al 2021 delle procedure relative all’aggiornamento e ai nuovi inserimenti nelle graduatorie d’istituto, è stato trovato l’accordo per riaprire e aggiornare le suddette graduatorie che da quest’anno saranno provinciali e avranno valore per il biennio 2020/2021 e 2021/2022.
La presentazione delle istanze, la loro valutazione e la definizione delle graduatorie avverranno quest’estate attraverso una procedura interamente gestibile tramite web. Sarà il Ministero dell’Istruzione a fornire, nelle prossime settimane, le indicazioni in merito.
Il testo passa ora alla Camera dei Deputati, il cui esame in aula è previsto per il 3 giugno, e dovrà essere convertito in legge entro il 7 giugno.
Una buona notizia quindi per i precari e gli aspiranti docenti che molto si sono battuti, in questi mesi, sul tema.
In particolare il comitato Uniti per la riapertura della terza fascia esulta per il risultato raggiunto, dopo che la sua proposta era stata inserita tra i documenti ufficiali a corredo della discussione del Decreto Scuola.
Enza Molinari, amministratrice del comitato nato sui social, ha commentato:
“In questo momento sono emozionata, perché so che a breve potrò attuare i miei sogni. Volevo ringraziare chi in questi due mesi e mezzo di lotta, continuativa, a volte estenuante, ci ha creduto, esattamente come me. Chi non lotta ha già perso.
È una sensazione bellissima, e ci sentiamo addosso un grande senso di responsabilità nei confronti della comunità che è stata creata. Perché è proprio di comunità che si parla, 4000 utenti e più che condividono gli stessi ideali e obiettivi.
VITTORIA è stato il grido di giubilo condiviso di chi ha quasi vinto una battaglia fortemente combattuta.
Qual è stata la battaglia?
Far riaprire la terza fascia per nuovi inserimenti e aggiornamenti, per tutti, seppur si sta parlando di precari e supplenti del mondo della scuola.
Tutti noi, docenti e futuri tali, abbiamo passione, idee, e pensiamo già al futuro scolastico e a come migliorare la scuola“.
Ma le richieste del comitato non sono finite:
“Ora chiediamo al Governo di prevedere dei percorsi di abilitazione, che possano consentire a tutti i precari di avere una possibilità.
Diciamo no alle difficilissime prove del concorso ordinario, che chiediamo di rivedere. Non è detto che tutti debbano conoscere l’inglese o avere competenze matematiche di difficile natura.
Chiediamo di prendere in considerazione la possibilità di attuare delle prove psico attitudinali, quale base della pedagogia moderna, per il reclutamento dei docenti.
Il nostro impegno sarà totale, perché siamo consapevoli che solamente attraverso un grande sforzo unitario sarà possibile raggiungere quegli obiettivi di crescita civile, sociale e culturale ai quali tutti indistintamente puntiamo.
Non sarà facile, ma nemmeno impossibile, perché il senso di responsabilità sorreggerà il nostro lavoro. Siamo convinti che quando si lotta e si crede fortemente in qualcosa si possono trovare soluzioni per il bene comune e l’equità sociale“.
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