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Jabil, ennesima fumata nera: ultima risposta dagli Usa

 

 

MARCIANISE. Ancora un nulla di fatto nel quarto giorno di trattativa sulla vertenza Jabil. Restano confermati i licenziamenti di 190 lavoratori, e resta lo sciopero ad oltranza, che per ora ha coinvolto la totalita’ dei dipendenti. Nelle ultime ore fuori ai cancelli tanti addetti non licenziati – 350 quelli in organico – erano accanto ai colleghi che hanno ricevuto la “lettera”, in segno di solidarieta’, ma anche per capire che ne sara’ del loro futuro.

 

Ieri non c’e’ stato il tavolo con i sindacati, ma la trattativa a Roma e’ proseguita tra il ministero del Lavoro e la Corporate americana; da fonti sindacali si apprende che il Cda dell’azienda starebbe studiando la documentazione con l’accordo inviata dal Governo, e una risposta potrebbe arrivare entro la giornata odierna. I punti sono il ritiro dei licenziamenti con la proroga della cassa integrazione per altre cinque settimane. “Ci aspettiamo che il Governo faccia valere la sua autorevolezza – dice Antonio Accurso, segretario generale Uilm Campania – i lavoratori, sia i 190 licenziati che i 350 rimasti, si aspettano che venga rispettata la legge italiana e la Jabil non trovi una scusa per abbandonare il territorio”.

 

 

“Al momento – dice Mauro Musella, lavoratore e delegato della Uilm – la trattativa e’ ancora tutta in salita. Lavoratori e sindacati stanno formulando tutte le proposte possibili al fine di ritirare i licenziamenti e creare occasioni di reimpiego garantite e vigilate dal Ministero”