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Scandalo certificati sicurezza sul lavoro, arrestato ex ispettore Asl dopo condanna

 

 

CAPUA/SANTA MARIA CAPUA VETERE. Nella giornata odierna, personale di questa Squadra Mobile ha tratto in arresto NUZZOLO Aldo, classe 1948, poiché colpito dall’Ordine di Esecuzione per la Carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli – Ufficio Esecuzioni Penali, per l’espiazione della pena della reclusione di anni 5 mesi 1 e giorni 6, in quanto riconosciuto colpevole dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla concussione ed alla indebita induzione a dare o promettere utilità.

 

L’arrestato, tra gli anni 2009 e 2010, in concorso con altri pubblici ufficiali, alcuni dei quali all’epoca in servizio presso il dipartimento di prevenzione ex ASL CE/2 di Santa Maria C.V., abusavano della propria qualità e dei poteri inerenti alle loro funzioni, al fine di ottenere illeciti profitti, attestando anche falsamente la loro presenza in servizio.

 

Terminati gli atti di rito, personale della Squadra Mobile di Caserta ha accompagnato il Nuzzolo presso il Carcere di S. Maria Capua Vetere.

 

L’inchiesta

Nel 2011 Nuzzolo fu coinvolto insieme ad altri colleghi in un’ operazione condotta dai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito di un’indagine su ispettori del lavoro in servizio presso l’Asl Caserta, e ufficiali giudiziari, in combutta, che prendevano – secondo l’accusa – denaro dagli imprenditori vendendo falsi attestati di rischio e formazione. L’inchiesta suscitò molto clamore perchè lo scandalo esplose a poche settimane dalla tragedia della Dsm a Capua, dove morirono tre operai in un drammatico incidente: il sito chimico era tra quelli ispezionati dagli indagati.

Secondo la Procura imponevano agli imprenditori controllati di rivolgersi a consulenti del lavoro, indicati da loro, per la predisposizione della documentazione, in particolare di DVR (Documenti di Valutazione Rischi) e delle certificazioni previste dalla normativa per la sicurezza sui luoghi di lavoro. L’indagine nel luglio 2009, a seguito di una denuncia da parte di un imprenditore edile presentata ai carabinieri della stazione di Grazzanise.