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Agricoltori paralizzati da mostri di cemento e acqua, l’obbrobrio di Santa Veneranda

 

MARCIANISE. Ci sono lavoratori costretti a convivere con la paralisi della propria attività già prima di lockdown e fase 1. Gli agricoltori della zona di Santa Veneranda sono costretti da tempo a convivere con i disagi legati agli obbrobri realizzati da Ferrovie dello Stato dopo la soppressione dei passaggi a livello.

I sottopassi ferroviari sono un pugno nell’occhio delle campagne ma soprattutto un ostacolo per gli agricoltori, quasi sempre costretti a convivere con vasche d’acqua confinanti ai terreni e che riducono l’area a una trappola.

 

A sollevare il caso un post dell’ex consigliere Angelo Zarrillo Maietta da sempre critico sul progetto: “Non si doveva compromettere ulteriormente la natura e ci ritroviamo altro mare di cemento, si doveva mettere l’area in sicurezza rispetto al passaggio dei convogli ferroviari e invece oggi il rischio è quello di annegare, si era chiesto ai proprietari terrieri un sacrificio con esproprio di parte delle loro terre e oggi si ritrovano confinanti con enormi vasche colme d’acqua che certamente non aiutano le colture; e purtroppo non sono di quelle che venivano utilizzate per la canapa. Costi, benefici, ritorni economici e di sicurezza, sembra esser saltata ogni logica e tanti soldi pubblici sono stati gettati al vento.”