Caserta. Il casertano vanta una grande tradizione nel settore dei fuochi pirotecnici, con aziende sparse in tutta la provincia, rinomate in tutta Italia con centinaia di occupati.
Pirotecnica Iannotta a Casagiove dal 1720, Pirotecnica Roggiero di Caturano, De Rosa di Santa Maria, Ferraro a Mondragone, Siciliano nell’agro Caleno e Fiorillo nella zona dell’agro aversano e tante altre.
Il settore è in ginocchio, probabilmente saranno gli ultimi a tornare alle normalità, perché di feste davvero non se ne parla.
“La situazione venutasi a creare a seguito delle misure contenitive per il coronavirus rischia di far scomparire il nostro settore”. A dirlo il presidente dell’Asspi (Associazione pirotecnica italiana), Nobile Viviano. “Maggio solitamente rappresenta per noi l’inizio dell’alta stagione di lavoro che termina solo a fine settembre; non abbiamo nessuna speranza di poter riprendere l’attività, il nostro lavoro è forse quello che più di tutti comporta assembramento di persone, gli spettacoli pirotecnici che noi eseguiamo uniscono e non dividono, quindi, fin quando esisterà il distanziamento sociale noi sicuramente non possiamo ripartire”.