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Covid non ferma l’Alta Velocità: si lavora anche nei festivi al nodo di Cancello

 

 

SAN FELICE A CANCELLO. Saranno regolarmente in servizio nei giorni festivi della Liberazione e del Primo Maggio i lavoratori del Consorzio CFT, impegnati nella realizzazione della linea ad Alta-Velocita’ Napoli Bari; si tratta degli addetti del cantiere di Cancello-Frasso Telesino, al confine tra le province di Caserta e Benevento. Lo ha deciso l’azienda, facendo pero’ infuriare la Fillea-Cgil, sindacato dei lavoratori edili, che in una nota della segreteria regionale retta da Vincenzo Maio, parla di festivita’ “all’insegna del profitto e dello sfruttamento della manodopera”.

 

Nei giorni scorsi, la Fillea-Cgil, insieme alle altre sigle sindacali, aveva sollecitato il Consorzio CFT a sospendere le attivita’ produttive per le ricorrenze della Liberazione e del Primo Maggio, “un modo per rendere onore ai valori fondanti della nostra societa’ anche in un periodo di grave emergenza” sottolinea Irene Velotti, segretario della Fillea-Cgil di Caserta; l’azienda ha pero’ risposto picche attraverso una nota in cui prende le mosse proprio “dall’attuale situazione di difficolta’ che il Paese sta attraversando”, per poi ricordare “che il cantiere e’ gia’ stato fermo per 28 giorni”, per cui si ritiene necessario, “per consentire un graduale ritorno al regime dei lavori, non interrompere nuovamente le attivita’ appena riprese”. Ma a far infuriare il sindacato e’ la seconda parte della nota aziendale, in cui si motiva la decisione di tenere aperto il cantiere nelle due festivita’ “non solo tenuto conto dei numerosi giorni di inattivita’ e quindi di riposo dei lavoratori gia’ effettuati, ma anche della contingenza attuale che non permette ai lavoratori di partecipare ad alcuna manifestazione di piazza, solitamente organizzate in occasione del 25 aprile e del primo maggio”.

 

 

“Quindi i lavoratori – commenta con amarezza il segretario della Fillea-Cgil della Campania Vincenzo Maio – si sono gia’ riposati troppo, e soprattutto non e’ consigliabile stare a casa perche’ in tempo di Coronavirus, ai lavoratori e’ precluso partecipare alle manifestazioni di piazza; come se le ricorrenze e i valori in esse racchiusi potessero viversi solo con la contaminazione delle folle e nelle piazze apposite. E’ chiaro nella risposta dell’azienda il concetto di datore di lavoro, o forse dovremmo dire di padroni del lavoro”, conclude Maio.

 

Foto Strade e Autostrade